Sarà Porcia ad ospitare quest’anno la 38. edizione del raduno dei Pordenonesi nel Mondo. L’iniziativa, organizzata come di consuetudine dall’Ente friulano per l’assistenza sociale e culturale degli Emigranti (Efasce) presieduta da Michele Bernardon, con il sostegno della Regione, Provincia di Pordenone e Fondazione CRUP, richiama ogni anno in un diverso comune della Destra Tagliamento qualche migliaio di corregionali di diverse generazioni provenienti da tutti e cinque i contenti. In ogni occasione si dibatte un tema che li vede protagonisti e partecipi ad un confronto aperto con le istituzioni.
La manifestazione si articolerà in tre giornate. Si comincerà venerdì 24 luglio in sala consiliare del Municipio con l’accoglienza e il saluto di benvenuto alle delegazioni estere da parte del sindaco di Porcia, Giuseppe Gaiarin. A ciò farà seguito l’inaugurazione di due mostre fotografiche “Mattmark 1965-2015 – Tragedia nella Montagna” allestita per la ricorrenza dei 50 anni della sciagura in cui persero la vita 56 lavoratori italiani di cui 3 friulani e Storie d’Emigrazione Città di Porcia. Il giorno successivo è invece dedicato al convegno che, ad ogni edizione, propone un tema di riflessione diverso. Dopo la Grande Guerra dello scorso anno, sabato 25, all’auditorium Diemoz, l’attenzione sarà focalizzata su coloro che vivono in prima persona l’emigrazione. Come tema del convegno si è scelto infatti “Eccellenze pordenonesi nel mondo, la parola ai protagonisti. Idee e proposte a sostegno della nuova emigrazione”. Al convegno hanno assicurato la propria presenza il presidente dell’Unione Nazionale delle Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati Franco Narducci, nonché il vicepresidente della giunta regionale Sergio Bolzonello. I tre giorni di raduno si chiuderanno domenica 26 con la Messa solenne nella chiesa parrocchiale di S.Giorgio celebrata dal Vescovo di Concordia-Pordenone S.E. Mons. Giuseppe Pellegrini. Sempre domenica, alle 12 a villa Correr-Dolfin il presidente della Provincia Claudio Pedrotti consegnerà il premio ‘Odorico da Pordenone’ a un nostro corregionale che si è distinto all’estero, il cui nome verrà reso noto nei prossimi giorni.
“Per il 2015 – spiega il presidente Michele Bernardon – abbiamo voluto dare al convegno questo taglio con l’obiettivo di far parlare ed ascoltare chi vive in prima persona una nuova esperienza in terra straniera. L’Efasce e le istituzioni presenti si metteranno in fase di ascolto, per sentire dalla viva voce dei protagonisti quali siano le loro esigenze e quindi cogliere i suggerimenti per dare risposte adeguate al mondo dell’emigrazione friulana nel mondo. Dobbiamo tenere conto che sono cambiati i tempi così come le esigenze di chi lascia la nostra terra o di quanti vivono all’estero da qualche generazione. Pertanto diventa compito imprescindibile di una istituzione quale la nostra, che si occupa di emigrazione friulana, tarare le proprie azioni sulla base delle nuove esigenze. Se così non fosse, si rischierebbe di diventare anacronistici, perpetuando iniziative e azioni fuori dal tempo”.