La comunità di San Canzian d’Isonzo si prepara ai festeggiamenti in occasione della restituzione ai fedeli della chiesa parrocchiale, a seguito dei lavori di restauro per la manutenzione straordinaria. La parrocchia sarà dunque riaperta al culto con la celebrazione della messa solenne in programma domenica 30 ottobre alle 17. La liturgia sarà presieduta dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, concelebrata dal parroco don Alessandro Biasin e dai sacerdoti del decanato. Al termine della concelebrazione eucaristica tutti vivranno un momento di fraternità e convivialità.
Dunque, come annunciato a febbraio 2012, dalla Regione sono giunti contributi ventennali complessivi per circa 900mila euro destinati al restauro delle chiese del territorio goriziano, tra le quali necessitava di interventi anche la parrocchiale di San Canzian. Sono stati adoperati e impiegati 135mila e 800 euro per la manutenzione straordinaria della chiesa dei Santissimi Martiri. La spesa del restauro è stata garantita con la modalità del contributo ventennale.
Quello di San Canzian d’Isonzo è un comune di 6.383 abitanti sito vicino a Monfalcone. Il territorio comunale è fra i più estesi della provincia di Gorizia ed è il più vasto della Bisiacaria (comprende infatti anche le località di Pieris e Begliano).
Il territorio è stato abitato fin dalla preistoria, anche se il reperto più antico venuto alla luce è una fibula celtica. Si sa anche con certezza che l’abitato esisteva in epoca romana: lo documentano i reperti pervenuti a noi nel corso di una campagna di scavi condotta negli anni ‘50 e le ricerche degli storici. Inoltre, la via Gemina, che collegava il porto di Aquileia alla penisola dell’Istria, passava proprio per questo paese, denominato allora Aquae Gradatae.
La vicinanza di questa cittadina ad Aquileia, culla della cristianità, permetterà a tanti anche di riscoprire uno dei siti archeologici più importanti risalenti all’epoca romana presenti in provincia di Gorizia.