I soci del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, mercoledì 19 novembre, hanno ispezionato l’interno del pozzo rinvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro di Fratta (Romans d’Isonzo). Il pozzo si trova nell’area pedonale posta al di là della chiesa di Santo Stefano. Era celato da una spessa copertura in cemento armato abbastanza particolare visto che la componente ferrosa era costituita da materiali riciclati, quali pezzi di filo spinato. Questo potrebbe significare che la copertura sia stata fatta dopo la Grande Guerra. Mercoledì, dunque, Maurizio Tavagnutti, presidente dell’associazione assieme a numerosi soci si sono incontrati con il vicesindaco di Romans, Michele Calligaris, per concordare i lavori di ispezione del pozzo e dopo una ricognizione esterna dell’antico manufatto sono scesi e hanno fotografato e misurato l’interno della cavità, profonda 7.60 metri con diametro di circa un metro e mezzo. L’esplorazione è però stata ostacolata dalla presenza, sul fondo, di un bacino d’acqua profondo ben 2 metri che ha costretto gli speleologi ad effettuare i rilievi topografici appesi alle corde. Da una prima analisi della struttura ipogea si è visto che le pareti sono interamente costituite da mattoni, assemblati a secco, che rende più particolare l’elemento architettonico che, grazie alla volontà del Comune, sarà in seguito valorizzato e opportunamente inserito nell’arredo urbano del paese. Ad ogni modo, bisogna segnalare che il ritrovamento non è una sorpresa assoluta, dal momento che già le foto d’epoca mostravano la presenza, nella piazza, di una vasca per abbeverare gli animali ma, mai si sarebbe pensato che sotto il piano di calpestio esistesse un pozzo di queste dimensioni. Al momento dell’esplorazione l’acqua presente sul fondo era molto limpida, probabilmente proveniente dalla falda sotterranea locale, la sua profondità senza dubbio è da mettere in relazione al periodo di forti precipitazioni meteoriche di questo periodo. Il lavoro di rilevamento ed ispezione interna dell’antico manufatto è stato compiuto grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale e alla precisa volontà di restituire al paese un altro segno storico importante, testimoniato dal passato anche attraverso le foto d’epoca. Importante è stata anche la disponibilità della direzione del cantiere di lavoro che ha tolto la copertura del pozzo senza danneggiare la struttura originale sottostante e quindi ha permesso agli speleologi del “Seppenhofer” di scendere all’interno in piena sicurezza.
Esplorato il pozzo di Fratta
I soci del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, mercoledì 19 novembre, hanno ispezionato l’interno dela struttura rinvenuta durante i lavori di riqualificazione del centro
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