Una montagna da vivere sulle due ruote. È quella carnica che, grazie anche alla tappa dello Zoncolan diventata ormai un mito del Giro d’Italia, sta destando l’interesse di sempre più appassionato di ciclismo. Non solo di quello su strada, ma anche della mountain bike e del semplice cicloturismo.
I più allenati, quindi, si possono cimentare nelle gesta della maglia rosa, giungendo sullo Zoncolan sia da Sutrio, sia da Ovaro. Molti, poi, gli anelli turistici, alla portata anche di chi non è molto allenato e delle famiglie con bambini. Fra gli altri quello della Val Degano, che attraversa le campagne di Villa Santina e Raveo percorrendo strade poco trafficate. Lungo il percorso, con partenza da Villa Santina, da non perdere il Santuario della Beate Vergine.
Tra boschi, arte e storia
Percorso rivolto a tutti, senza particolari dislivelli è quello che gira attorno al monte Col Gentile. Bello il tratto pianeggiante lungo il torrente Degano. Da non perdere la località di Applis con il Museo del Legno e della segheria veneziana e la chiesa di San Martino di Cella, una tra le più antiche basiliche paleocristiane.
Chi percorre, il Canale di San Pietro, invece, gode di vedute panoramiche; da non perdere l’antica pieve di Santa Maria Maddalena e il vicino sito archeologico di Col di Zuca a Invillino. Verso nord si può anche sostare presso le miniere di Cludinico e la Pieve di Gorto.
Da segnalare, poi, la Val del But con itinerario ‘andata e ritorno’ sul medesimo percorso. Durante il tragitto ci si può fermare a Zuglio per visitare il sito archeologico di origine romana, oppure nel capoluogo carnico Tolmezzo, che ha un incantevole centro storico, forse ancora poco conosciuto.
Percorsi in quota
Per coloro che vogliono salire di quota, con l’attrezzatura giusta, da Forni di Sopra si sale fino al rifugio Giaf, 1.400 metri, da dove è possibile godere di una spettacolare vista a 360 gradi sulle vette circostanti. Un itinerario adatto ai ciclisti alle prime armi è quello di Ravascletto, lungo circa 13 chilometri, fra splendidi boschi e prati, mentre è riservata ai più allenati la spettacolare e impegnativa ‘Panoramica delle vette’ che, sempre da Ravascletto, si snoda per 35 chilometri, di cui tre quarti su strada asfaltata, fino a raggiungere a quasi duemila metri punta di Soffrucella, da dove si gode una vista veramente splendida.
Per maggiori informazioni
www.carnia.it