Sarà Deganutti – Malignani, in programma sabato 18 maggio al Benedetti di via Marangoni a Udine, la finale per il titolo in palio nel 2019 in “Scuole a canestro per ricordare”, 12esimo torneo studentesco di pallacanestro maschile per scuole secondarie superiori di Udine, già “Memorial professor Ezio Cernich” fino al 2017, organizzato dall’ufficio educazione motoria fisica e sportiva (Emfs) di Udine coordinato dal professor Claudio Bardini in collaborazione con Apu Ieri e Libertas Fvg dei presidenti, rispettivamente, Roberto Paviotti e Bernardino Ceccarelli, oltre che con la Federazione italiana pallacanestro (Fip) udinese presieduta da Bardini stesso.
Copernico – Bearzi, invece, è la sfida per la promozione dall’Elite in Eccellenza. La finale per il salto di categoria nell’edizione del prossimo anno scolastico 2019 – 2020, sarà giocata alle 9, al Benedetti, prima di Deganutti – Malignani, delle 11, finale per il trofeo 2019.
La finale Copernico – Bearzi è inedita, così com’è una novità Deganutti – Malignani per il titolo, sfida tra la matricola terribile e la scuola più finalista di tutte e tre volte vincitrice del torneo, per raccogliere l’eredità del Marinelli campione uscente e cinque volte titolato. Copernico – Bearzi, entrambi imbattuti nella fase a gironi di qualificazione Elite al pari del Deganutti in Eccellenza, metterà di fronte il liceo scientifico dove nel 2007 è nato il trofeo, vincitore delle prime due edizioni e retrocesso in Elite nel 2016, e l’istituto salesiano promosso in Eccellenza nel 2013, anno dello sdoppiamento del torneo in due categorie, per poi retrocedere subito l’anno seguente.
ECCELLENZA. E’ questo l’ultimo verdetto emesso dal terzo e conclusivo turno di qualificazione nel girone di Eccellenza. Il Malignani, nella palestra di casa, ha battuto per 82-79 (18-26, 39-40, 57-64) il Marinelli, campione uscente, nel faccia a faccia da dentro o fuori finale per il trofeo 2019. In precedenza il Deganutti, matricola terribile che era già in finale, ha chiuso imbattuto superando per 76-55 (22-10, 42-27, 61-39) anche lo Zanon, già retrocesso in Elite nell’edizione del prossimo anno scolastico dopo una sola annata di permanenza nella massima categoria del torneo.
Quest’ultimo testacoda non ha avuto di fatto storia. La squadra del professor Carlo Mauro, nell’occasione accompagnatore, e allenata dall’ex allievo Federico Cascino ha preso sùbito il largo in progressione sino a fine terzo quarto, concedendo solo l’ultimo per mezzo canestro agli avversari. Partiti con Losito, Bosa, Azzano, Lorenzo Basso e Cautiero, i ragazzi del Deganutti hanno avvicendato tutta la panchina sul parquet e hanno chiuso con quattro giocatori in doppia cifra nei punti: Cautiero 24 top scorer della gara, Azzano e Losito 13 a testa, Urban 10. Nello Zanon del professor Paolo Flaibani e allenato dall’ex studente Andrea De Cecco, partito con Matteo Malagoli, Stevanovic, Craviari, Montanari e Sigon, ma che alla fine ha pure schierato tutti e undici gli effettivi, tre in doppia cifra: Matteo Malagoli con 14 punti, Montanari e Sigon 12 ciascuno.
Avvincente Malignani-Marinelli. Il liceo scientifico ospite, dei professori Lucio Bergomas e Roberto Feruglio con Massimiliano De Lillo allenatore, è partito lancia in resta. Francovicchio ha suonato la carica ai suoi compagni di quintetto base Samuele Bovo, Riccardo Visintini, Perrone e Di Giovanni. Chiuso sul +8 il primo quarto, il Marinelli nel secondo ha subìto una prima rimonta da parte del Malignani dei professori Claudio Natale e Dario Colavizza. Partiti con Vermi, Malisan, Milanese, Salmaggi e Rodaro, i padroni di casa sono andati al riposo lungo sul -1. Altra ripartenza del Marinelli nel terzo quarto, chiuso sul +7 al 30′, ma il Malignani impatta con un 7-0 sul 64-64 e poi di nuovo sul 68-68. Primo sorpasso interno sul 70-68 grazie a Tell, mentre il “primo anno” Enrico Micalich ha tenuto in corsa gli ospiti a suon di triple fino sull’80-79 prima della resa al perentorio 25-15 nell’ultimo quarto per il Malignani. Istituto che, tre volte campione, è la squadra più finalista del torneo, mentre il Marinelli l’ha vinto più di tutti: ben cinque edizioni su dodici.
Il Malignani, che ha iscritto a referto sette giocatori, ha chiuso con sei di loro in doppia cifra nei punti: Malisan 24 top scorer della gara, Tell e Vermi 12 a testa, Ganzini e Salmaggi 11 ciascuno, Alberto Tomada 10. Il Marinelli, che è andato a segno con otto cestisti, ne ha avuti quattro in doppia cifra: 19 punti per Di Giovanni ed Enrico Micalich, autore quest’ultimo fra l’altro di cinque triple (tre nell’ultimo quarto, in cui ha segnato 11 punti sui 15 di squadra, che sono state gli unici canestri su azione dei suoi), 15 per Francovicchio e 10 per Samuele Bovo.
ELITE. Primo già lunedì a fine girone Elite A il Copernico mettendo in riga con tre successi Volta, Percoto e Stellini classificatisi nell’ordine, oggi nella palestra del Marinoni analoga sorte ha avuto il Bearzi nel gruppo Elite B in cui ha vinto sempre lasciandosi alle spalle Stringher, Marinoni e Ceconi piazzatisi nell’ordine. Nella terza e ultima giornata, così come in Elite A il Copernico ha avuto ragione del Percoto che vincendo di 5 punti poteva qualificarsi per la finale al posto del liceo scientifico, il Bearzi nell’Elite B ha piegato per 69-61 (18-13, 28-21, 42-42) i mai domi padroni di casa del Marinoni, che poteva in teoria soffiare la finale ai salesiani vincendo di 13 punti. In precedenza lo Stringher, alla fine seconda forza del girone, aveva piegato per 100-42 (30-3, 52-19, 72-32) il Ceconi, finito al palo, firmando l’unico “centone” in questa edizione del torneo.
Pronti via e quest’ultima gara è nata morta: subito 24-0 per i ragazzi dei professori Michele Comuzzo e Giuseppe Anania, partiti con Zanon, Cenere, Del Mestre, Bonfiglio e Monticelli, e il quintetto base Lugtu, Rosso, Sibayan, Cicuta e Nenad Radosavljevic, in piena autogestione, si è trovato di fronte a una scalata impossibile perché il basket scolastico pone di fronte anche a confronti impari come questo toccato alla squadra della professoressa Monica Sartogo. Senza maramaldeggiare, ma per netta superiorità fisica oltre che tecnica, Monticelli ha segnato l’high di 45 punti personali sui 100 dello Stringher ben spalleggiato da Zanon con 22, oltre che da Cenere 11 e Del Mestre 10 anche in doppia cifra; nel Ceconi, top scorer è stato Kennedy con 8.
Combattuta dall’inizio alla fine, anche se gli ospiti hanno quasi sempre tenuto la testa della gara, è stata la sfida tra Marinoni e Bearzi. Anche i padroni di casa della professoressa Patrizia Martinello, con assistente in panchina l’allievo Riccardo Macrì stavolta, hanno pagato dazio soprattutto in centimetri e stazza agli ospiti del professor Alberto Andriola, ricorso a difese tattiche come la zona 2-3 nella ripresa. Caporale, tornato per l’occasione sul parquet, e compagni hanno fatto appello a tutte le loro risorse agonistiche e tecniche per cercare di coronare il sogno finale promozione. Per tutto il primo tempo si è assistito a un Feruglio – lungo partito in quintetto in assenza di Ohenhen, alle prese con una verifica scolastica, assieme a De Monte, Paladini, Todesco e Bellan – contro tutti piuttosto che a un Bearzi – Marinoni, che ha iniziato la gara con lo starting five Rizzani, Marcassa, Scarello, Della Vedova e Ferdjallah. Feruglio ha giganteggiato segnando 14 punti nel 18 – 13 per la sua squadra a fine primo quarto, addirittura 24 su 28 dei suoi al riposo lungo con il Bearzi sul +7: il che significa tutti e dieci i punti degli ospiti nei secondi dieci minuti. Nella ripresa il Marinoni, con un 10-2 d’inizio terzo quarto, è andato per la prima volta in vantaggio. E’ arrivato al massimo fino sul +4 (35-31) e ha chiuso sul 42 pari al 30′, periodo in cui ha raddoppiato il bottino di punti del primo tempo (21) un terzo dei quali segnati da Rizzani. Che è stato l’ultimo a mollare anche nel quarto finale, in cui ha segnato altre due delle sue tre triple, quando il Marinoni si è presentato sul -10 (49-59) al suo time out a -3’18”. Vantaggio a cui il Bearzi è arrivato grazie al fatto che nell’ultimo periodo è arrivato Ohenhen, regolarmente iscritto a referto a inizio gara in attesa che finisse la verifica scolastica. Il lungo titolare del Bearzi ha prima spalleggiato Feruglio e poi concluso l’opera quando quest’ultimo è stato richiamato a rifiatare in panchina. Feruglio ha “detto” 33 (punti) e Ohenhen ne ha fatti 12 nel solo quarto finale. Nel Marinoni, che ha chiuso comunque sotto il -10 di scarto, tre in doppia cifra nei punti: Rizzani 15, Della Vedova e Zampa 10 a testa.