Sta facendo clamore un presunto caso di “parentopoli” in Eco Sinergie, controllata al 99,66% da Ambiente Servizi. Eco Sinergie, che si occupa si smaltimento rifiuti e ha sede a San Vito al Tagliamento, aveva bandito due bandi, uno per impiegato amministrativo, al quale hanno partecipato in tre, e uno per un impiegato tecnico, al quale ha preso parte una sola persona: Cinzia Gasparotto, figlia del presidente di Ambiente Servizi, Isaia Gasparotto. Nulla di irregolare, tuttavia, perché lo scorso dicembre il regolamento interno era cambiato e dava la possibilità, previa autorizzazione del Cda, di assumere anche i parenti dei dirigenti.
Sulla questione, però, Elisa Barbuto, consigliere comunale di “Italia in Comune” a Porcia, uno dei soci di Ambiente Servizi, ha voluto andare a fondo, segnalando il fatto agli organi competenti.
“Auspichiamo che si effettuino i dovuti controlli – spiega Barbuto – e che si annulli la prova affinché chiunque possa accedervi. Riteniamo che azioni come queste portino a perdere la fiducia in tutte quelle figure che gestiscono le società con capitale pienamente pubblico”, conclude Barbuto.
A cancellare ogni sospetto, però, è la diretta interessata, Cinzia Gasparotto, la quale ha inviato una lettera a presidente, direttore e Cda di Eco Sinergie, nella quale ritiene di avere avuto le competenze e i titoli per partecipare al concorso e di aver svolto una buona prova. Tuttavia, nella missiva spiega di voler rinunciare all’eventuale assegnazione dell’incarico, ancor prima della valutazione finale. Insomma, niente posto per lei. Un gesto fatto anche a difesa della reputazione del padre.