E’ vivo per miracolo Max Calderan, l’esploratore pordenonese classe 1967, detentore di 13 record mondiali e noto in tutto il mondo per le sue imprese estreme, tra le quali attraversate desertiche in solitaria e in completa autonomia. Venerdì 14 giugno, intorno alle 15, Calderan si stava allenando in sella alla sua bici quando, lungo via Premariacco, a Udine, è stato investito da una Ford scura. Il conducente, un giovane, non si è fermato a prestare soccorso.
L’esploratore si è sfogato sulla sua pagina Facebook, postando anche la foto dei lividi riportati nel violento impatto al suolo. “Volevo ringraziare l’automobilista che venerdì, mentre mi allenavo, mi ha investito ed è fuggito lasciandomi da solo a terra in una pozza di sangue. Sono ancora qua e, in questo momento, è l’unica cosa che conta. Le fratture si ricompongono e le lesioni passano”, continua Calderan. “Non so se vi sia soluzione per l’anima della persona che ha omesso il soccorso, lasciandomi potenzialmente a morire…”. Infine, un pensiero a medici e forze dell’ordine: “Grazie al Pronto Soccorso e alla Polizia di Udine”.
Assieme alla moglie Valentina, l’esploratore lancia quindi un appello al conducente, ma anche a chi, venerdì pomeriggio, abbia visto qualcosa. L’invito è quello di rivolgersi alle forze dell’ordine.
In tantissimi hanno testimoniato la propria vicinanza e solidarietà al recordman, augurandogli una pronta guarigione.