Diversi spacciatori arrestati nel corso dell’Operazione “Magnolia” sono stati colpiti dal divieto di dimora a Udine o in Friuli Venezia Giulia (Tribunale del Riesame di Trieste). Alcuni di questi, in violazione dell’ordine dell’Autorità Giudiziaria, erano rimasti sul territorio comunale, frequentando gli stessi luoghi in cui avevano svolto la loro attività criminale.
Alla luce di quanto accertato dai costanti servizi di controllo del territorio della Polizia di Stato, la Procura della Repubblica di Udine ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Udine l’aggravamento delle misure adottate in prima battuta, con la custodia cautelare in carcere eseguita nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Mobile nei confronti di sette soggetti, cinque cittadini afgani e due pakistani, di età compresa tra i 21 ai 27 anni, che sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale.