È successo tutto domenica pomeriggio, quando alcuni turisti, raggiungendo il Museo del Monte San Michele, hanno notato una piccola voragine all’interno del manto stradale che porta alla Zona Monumentale dall’abitato di San Martino del Carso. Immediato l’arrivo dell’amministrazione comunale assieme ai Carabinieri della locale stazione e ai Vigili del Fuoco. Onde evitare danni a cose o persone che transitassero per quella strada, il sindaco, Marco Vittori, ha emanato un’ordinanza per chiudere la strada mentre si cerca di capire l’entità dei danni e come procedere con i lavori. Nello specifico, ad una prima analisi, si tratta del crollo di un “camminamento di approccio italiano scavato per realizzare la cosiddetta Parallela Gini’, sottolinea l’esperto Grande Guerra, Marco Mantini. In sostanza uno dei numerosi camminamenti che si celano nelle zone che furono teatro di scontri durante la Prima Guerra Mondiale e in particolare proprio sui versanti del Monte San Michele. “Sarebbe auspicabile un’indagine archeologica come quelle che di prassi vengono eseguite nelle Fiandre a seguito di ritrovamenti di emergenze storiche della Grande Guerra durante i lavori edili/stradali” conclude Mantini.
Il Museo del Monte San Michele è raggiungibile, almeno per questi giorni, solo dall’abitato di Peteano e le corriere che vi possono accedere, vista anche l’ampiezza risicata degli attraversamenti ferroviari, devono avere una lunghezza massima di dodici metri causa la difficoltà non solo a raggiungere la vetta ma anche per l’esecuzione delle manovre di inversione di marcia sul piazzale del museo.