Pastoie burocratiche e fanghi nei canali: per ‘salvare’ la processione ci vuole un miracolo. Infatti, c’è chi ha ormai ironicamente definito quello di Barbana il ‘Perdon dei Regolamenti’. In una semplicistica visione, la frase risulta alla fine non del tutto sbagliata, se si pensa che nell’’ultimo periodo l’organizzazione della secolare cerimonia nella laguna di Grado ha dovuto fronteggiare non pochi problemi per permettere alla processione votiva, che si svolge regolarmente il 7 luglio, di avere luogo. In primis la sempre minore presenza di pescherecci, dovuta a numerosi fattori, tra cui la forte diminuzione di barche professionali e pure a causa delle norme previste per la sicurezza. Insomma, se da un lato ci sono poche barche in porto, dall’altro c’è stata una limitazione anche nel numero di posti che ogni imbarcazione può mettere a disposizione. Ammiraglia compresa.
“È una questione davvero spinosa”, raccontano a microfoni spenti alcuni pescatori, “un argomento davvero scottante”. E, a fronte di tali dichiarazioni, non hanno voluto dire nulla di più. C’è anche chi ha deciso di non partecipare proprio a causa della pressante normativa e per non avere “tutte le responsabilità”, comprese quelle dei passeggeri.
A ostacolare il cammino del Perdon edizione 2019 ci sono anche i fanghi che, specialmente nei pressi dell’Isola di Barbana e vicino agli attracchi, si sono addensati e creano non poche difficoltà. Stesso problema per i canali, compreso quello in direzione dell’antico santuario. Quest’anno, non dragato e complice la bassa marea mattutina del periodo, pescherecci e Stella del Mare, la storica ammiraglia, avranno non poche difficoltà lungo il loro percorso. C’è chi ha già predetto il posticipo della partenza di mezz’ora, ma il pensiero condiviso sia dei fedeli gradesi sia di quelli che giungeranno, numerosissimi come ogni anno, sull’Isola rimane di devozione e di ampia partecipazione.