Monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel che sfrecciano a Pordenone in piena estate? Niente di tutto ciò. In questi giorni sta circolando sul web un elenco di città che si sarebbero fatte avanti per la sperimentazione di questi innovativi veicoli.
Tra queste, assieme a Milano, Torino, Bologna, Rimini, Ravenna, Livorno, Roma, Pescara, Napoli e Ragusa ci sarebbe anche il capoluogo del Friuli occidentale. La fonte indicata? Gli uffici del Ministero dei Trasporti. In realtà, l’Amministrazione comunale smentisce di essersi proposta per fare da cavia. “Sulle potenzialità di questi apparecchi possiamo anche discutere”, spiega l’assessore alla Viabilità, Cristina Amirante, “ma prima di immetterli sulle nostre strade vorremmo dei chiarimenti da parte del codice della strada, con una normativa chiara che ad ora non pare esserci – sottolinea l’assessore -. Inoltre, Pordenone in questo momento è interessata da molti cantieri e non ci sembra il caso di immettere nella nostra viabilità ulteriori complicazioni. Sperimenti altri, poi in caso potremmo pensarci”, conclude Amirante.
L’esponente della Giunta Ciriani, che in passato ha solo avuto un incontro con una ditta produttrice di tali apparecchiature, sul tema si è anche confrontata con il comandate della Polizia Municipale, Stefano Rossi, valutando che sia meglio avere un quadro normativo certo prima di avventurarsi nell’introduzione di tali veicoli, che peraltro richiedono una sorta di patente per i minorenni e devono sottostare a una serie di limitazioni. Pordenone, insomma, per ora passa la mano.