Oltre duecento operai della Cartiera Burgo di Duino hanno attraversato, questa mattina, la Strada Statale 14 dal municipio di Duino fino alla piazza di Aurisina. Precise le volontà e le richieste, ribadite non solo dal presidio (in piazza fino alle 13), ma anche nel volantinaggio che ha coinvolto case e auto, oltre agli abitanti, incuriositi dal corteo.
La manifestazione è legata agli 87 esuberi annunciati qualche settimana fa dalla proprietà. Fallito il tavolo a Roma, ora la partita è molto più rischiosa. In ballo, infatti, c’è la riconversione della linea produttiva due dall’attuale produzione di carta patinata, in declino, a una diversa e meno inquinante. Operazione che richiede, però, un pirorigassificatore. Mossa che, nel breve periodo, porterebbe al riassorbimento pressoché totale di quanti, dal 18 marzo, dovranno rimanere a casa.
“Oggi siamo qui per sensibilizzare la popolazione sulla questione ambientale, visto che abitano a ridosso alla Cartiera” sottolinea Giuseppe Berardi della Cisl. “Sono nati negli ultimi periodi dubbi sul pirorigassificatore. Abbiamo fatto il volantinaggio per spiegare ai cittadini che non è un mostro ma una nuova tecnologia che permetterà la conversione della linea due a cartoncino”.
“I comitati ambientalisti su questo tema”, prosegue Berardi, “hanno fatto un po’ di confusione: non ci sarà un polo energetico e il pirorigassificatore servirà solo alla cartiera di Ferrara che, come ha promesso, alla fine assorbirà le maestranze che oggi sono in esubero dalla Burgo”.
La cartiera, insomma, è scesa in piazza. Con richieste ben precise. “Ci vuole un’informazione chiara. L’impianto di pirolisi non è un mostro e non andrà a stridere con la visione turistica di Duino-Aurisina”, precisa Maurizio Goat delle Rsu. “I lavoratori che sono a casa sono difficili da ricollocare perché hanno una professionalità prettamente cartaria e sono tutte persone che hanno famiglia. Vorremmo capire le prospettive future di tutto lo stabilimento, perché se tutti gli altri hanno un progetto alle spalle l’unico a cui manca è il nostro e su questo tema vorremmo avere delle risposte ben precise”.
“È necessaria la sensibilità del territorio, senza il quale la riconversione non sarà possibile” ribadisce Luca Mian, segretario regionale Uilcom. “La possibilità che il nuovo imprenditore si possa materializzare l’abbiamo verificata due settimane fa in Confindustria e, a breve, superata l’Aia e i possibili ricorsi (che scadranno a marzo) dovrebbe aprire la Newco”.
Spinoglio, tra l’altro, ha fatto sapere i numeri che serviranno per l’apertura della nuova fase, il che porterebbe a un riassorbimento delle maestranze. “Quello che a noi interessa, però, è la riapertura nel tavolo dell’area di crisi complessa anche la Burgo di Duino, anche perché la tenuta dell’impianto che attualmente funziona e che sta sul grafico nei prossimi anni potrebbe cedere”.
Solidarietà espressa anche dal primo cittadino di Duino-Aurisina, Daniela Pallotta, che ha accolto i lavoratori in piazza poco prima della partenza del corteo. “Con la Giunta e l’amministrazione abbiamo sempre sostenuto i lavoratori della Cartiera” ha ribadito Pallotta. “Abbiamo fatto precise richieste per l’ambiente, per la salute e per i lavoratori. Fin dal nostro insediamento, abbiamo chiesto di essere presenti ai i tavoli e siamo vicini a tutti. La scorsa settimana ho cercato l’imprenditore Spinoglio e venerdì abbiamo un appuntamento telefonico per poi incontrarci. Vogliamo delle garanzie particolari e sicure. Territorio vuol dire salute, ambiente ma anche impresa e vogliamo delle garanzie. Ci terremo in contatto e terrò informati i lavoratori su questo incontro”.