Il Comitato per il prolungamento del sottopasso pedonale ferroviario della stazione di Sacile aveva dichiarato alla stampa nei giorni successivi al vertice romano che non si sarebbe accontentato delle promesse e che avrebbe continuato la battaglia per ottenere l’abbattimento del muro di via Topaligo.
La nuova azione messa in atto, dice Il presidente, Pierluigi Poletto è quella di coinvolgere le scuole del mandamento sacilese, visto che gli studenti che le frequentano sono tra gli utenti ferroviari maggiormente a rischio. La prima scuola ad appoggiare la nostra iniziativa è l’Istituto di Istruzione Superiore Statale di Sacile e Brugnera che, grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Simonetta Polmonari, ha già pubblicato sul registro informatico degli Istituti Marchesini, Della Valentina e Carniello un volantino in cui, rivolgendosi agli studenti, alle studentesse, ai genitori e ai professori, viene spiegata la finalità del comitato e viene chiesto di firmare la petizione.
“Il nostro obiettivo – ribadisce Poletto – è la realizzazione del prolungamento dell’attuale sottopasso pedonale ferroviario che permetterebbe di avere un varco in Via Topaligo, in pratica un collegamento pedonale con sbocco direttamente nella zona sud di Sacile. Ciò eviterebbe di assistere a quello che, purtroppo, vediamo ogni giorno, ma che facciamo finta di non vedere. Ragazzi delle scuole medie superiori che saltano le sbarre o la vicina recinzione per raggiungere o superare i binari della stazione”.
Azioni azzardate e pericolose che mettono a rischio l’incolumità delle persone e che sicuramente non possiamo condividere.
L’unica alternativa, a sbarre abbassate, continua a essere quella di fare a piedi il giro che da via della Guardia attraversa il ponte sul Livenza, raggiunge la rotatoria di largo Monteverdi, quindi imbocca il tunnel di via Di Vittorio per poi sbucare in via Ponte Lacchin, ritornare in viale Lacchin per arrivare, infine, in Stazione dall’entrata di piazza Libertà. Il comitato ritiene che il prolungamento dell’attuale sottopassaggio pedonale sia un intervento urgente e improcrastinabile per salvaguardare l’incolumità dei viaggiatori, ancor di più se si tratta di ragazzi.
Un’opera che pur rientrando tra le competenze tecniche di RFI è anche una scelta concordata con gli enti locali interessati, in primo luogo l’amministrazione comunale “che non può pensare di ‘lavarsene le mani’ rifilando la responsabilità e la tempistica dell’esecuzione totalmente in capo a Rfi – ribadisce il Comitato -”.
Il comitato ritiene la realizzazione di questo progetto “un dovere morale, un gesto di civiltà che tanti cittadini, fruitori o meno del servizio ferroviario, aspettano da troppi anni”. “L’Amministrazione comunale dovrebbe fare una seria riflessione sul largo consenso che la nostra iniziativa ha ottenuto e portare avanti un’azione insistente e incisiva su Rfi, affinché l’esecuzione dell’opera possa concretizzarsi in un tempo ragionevolmente breve rispetto alle necessità della comunità – conclude il Comitato -”.