Nel mese di marzo, nel corso dei quotidiani controlli nel Porto di Trieste, la Guardia di Finanza ha sequestrato 465 cartoni di sigarette di marca “Royal Orchid Classic”, in seguito a un’anomala situazione riscontrata in merito al destinatario della spedizione. Il carico, per un peso pari a oltre 6 tonnellate, era stivato all’interno di un container indirizzato a un soggetto esistente solo sulla documentazione di accompagnamento.
Da approfonditi e mirati riscontri, è emerso un utilizzo ‘cartolare’ di società ignare o addirittura inesistenti, per introdurre nel territorio le sigarette di contrabbando. Il quantitativo di ‘bionde’ avrebbe reso quasi tre milioni di euro, fra diritti evasi e illecito profitto, senza considerare i rischi per la salute a cui sarebbero stati esposti i consumatori finali delle sigarette, prodotte con l’uso di tabacchi di dubbia provenienza, senza alcun rispetto degli standard di qualità che l’Unione Europea e le normative nazionali prevedono.
Il provvedimento di sequestro – emesso dal gip a seguito di apposita richiesta del Pubblico Ministero – è finalizzato alla confisca del tabacco di contrabbando. Questo avrebbe comportato l’evasione di circa un milione e mezzo di euro fra dazi, Iva e imposta di consumo, calcolati sul valore della vendita al dettaglio.
Le sigarette saranno distrutte, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia.