Nessuna giustizia per le vittime della strage Erasmus, l’incidente stradale nel quale, il 20 marzo 2016, persero la vita 13 studentesse universitarie, tra le quali la 25enne di Venzone Elisa Valent, a Freginals, in Spagna.
Il Tribunale di Amposta (Tarragona) ha archiviato per la terza volta il caso. Per il giudice, anche se il guidatore del pullman era stanco, non si sarebbe distratto al volante e non ci sarebbero stati disguidi nel sistema di frenata del mezzo. Non ci sarebbero, insomma, motivi o presupposti per procedere.
Nessun colpevole, quindi, per la tragedia, per la quale le famiglie, ma anche le istituzioni hanno più volte sollecitato la giustizia spagnola, a cominciare dalla Giunta Fvg, che aveva anche incontrato i genitori di Elisa, Anna ed Eligio.
Le perizie avevano messo in discussione l’attenzione del conducente del bus, rilevando diverse anomalie alla guida. E, da alcune testimonianze dei soccorritori, lo stesso autista avrebbe dichiarato di aver perso il controllo del mezzo a causa della stanchezza.
Ora i familiari potranno impugnare il provvedimento del Tribunale davanti alla Corte di Appello di Tarragona.
“Questa nuova archiviazione è una vergogna – ha commentato Anna Bedin, la madre della 25enne, straziata dal dolore –. Chiediamo solamente un responsabile altrimenti la responsabilità è di Elisa e delle altre ragazze. Qual è la loro colpa, di essere salite su quella maledetta corriera? – si domanda –Io questo non l’accetto. Lo devo ad Elisa alle altre 12 ragazze e anche a tutta l’Italia che ci è stata solidale in tutti questi 3 anni. Niente – conclude infine demoralizzata – mi riporterà Elisa ma giustizia deve essere fatta”.