Non ha resistito alla potenza dell’acqua e ha ceduto una parte del ponte San Martino sul torrente Degano, a Ovaro. Come si vede nelle immagini, il manufatto è parzialmente crollato. Sin dall’inizio di questa ondata di maltempo il ponte lungo la strada regionale 355 era oggetto di attenzioni, proprio perché si temeva un possibile cedimento. Il torrente si è ingrossato al punto di erodere una spalla del manufatto. Sul posto i Vigili del Fuoco che lavorano a ritmi sostenuti.
Il ponte da ieri si trova in condizioni critiche. Il terreno ha franato e ora preoccupano le previsioni del pomeriggio che danno un aumento della piovosità, che potrebbe continuare l’erosione delle spalle del manufatto.
E’ isolata anche Verzegnis, colpita da una tromba d’aria questa mattina. La strada è chiusa da Tolmezzo.
Ovaro: evacuata la cartiera e ponte crollato
Evacuati i 160 dipendenti della cartiera di Reno De Medici per scongiurare pericoli. La cartiera infatti è in funzione 24 su 24 e si è reso necessario spegnere le macchine, un’operazione che ha richiesto qualche ora per la messa in sicurezza di tutte le attrezzature. A Ovaro, nel pomeriggio sono attesi gli assessori regionali e il prefetto di Udine per fare il punto della situazione.
Carnia in ginocchio
Pioggia a secchiate anche a Tolmezzo. Nella tarda mattinata sono cadute delle tegole dal tetto del duomo e sono state chiuse le strade di Via Duomo nord e Via Duomo sud. Il sindaco Francesco Brollo invita la cittadinanza a non transitare in centro. Sul territorio comunale lavorano due squadre della protezione civile, per mettere in sicurezza gli alberi, le strade e i rii nelle frazioni. Da Tolmezzo sono partiti aiuti alle zone più interne della Carnia, a Rigolato e Forni Avoltri sono stati distribuiti dei sacchetti di sabbia per contenere l’acqua.
A Paularo, il black out elettrico di ieri è stato ripristinato questa mattina, attorno alle 5. Il vento forte, ieri, ha causato la caduta di un albero che è caduta sui fili dell’alta tensione, ma come conferma il sindaco Daniele Di Gleria, la pioggia non ha provocato danni.
Isolate, a causa di una frana, le frazioni di Gracco, Vuezzis e Stalis a Rigolato. Case senza acqua per problemi all’acquedotto a Forni Avoltri, nella frazione di Collina.
Ore d’angoscia e preoccupazione anche a Cercivento, dove i volontari dell’Oasi felina stanno monitorando la situazione.
“Non riusciamo neanche a uscire dal gattile – scrivono su Facebook -, si rischia la vita. Non sappiamo cosa fare. Siamo preoccupati per il fiume se continua a piovere, e’ al limite”.
Latisana e Dignano: sotto osservazione il Tagliamento
Daniele Galizio, sindaco di Latisana, ribadisce che “la situazione è sotto controllo, anche perchè ci vogliono 12 ore per vedere arrivare le piogge della montagna sul nostro fiume Tagliamento. Attendiamo quindi di capire cosa accadrà in montagna per vedere come muoverci. I momenti critici sono attesi durante la nottata e domani mattina”.
“A Dignano il ponte è percorribile e l’ondata di piena, seppur importante, è simile a quelle registrate altre volte negli anni passati, rassicura l’assesore comunale Gianbattista Turidano -. A Vidulis, si è registrata una situazione critica sulla roggia di Carpacco, dove è stata fatta abbassare una paratia per consentire all’acqua di scorrere. Siamo preoccupati e ci dispiace per le zone del Friuli che hanno subito danni e ci preoccupano i peggioramenti previsti nel pomeriggio. L’attenzione è massima”.
Grado e l’Isontino
Spostandoci al mare, invece, a Grado alle 12 e 30 l’acqua ha raggiunto Porto Mandracchio e allagato le strade, mentre anche a Lignano si temono le mareggiate, anche se attualmente la situazione è sotto controllo. Infine nel Goriziano, preoccupa l’Isonzo, un fiume sorvegliato speciale per il pericolo piena.