Luigi Scavone, il presidente della Pallacanestro Trieste arrestato a Napoli per una maxi-evasione fiscale da 70 milioni di euro, ha tentato di usare le strutture che aveva in Friuli per frodare il fisco.
La risposta friulana, però, è stata netta e ferma: una delle impiegate della sede di Codroipo dell’Alma, la società di lavoro interinale di Scavone, si è rifiutata di modificare la contabilità e di sostituire alcune fatture, scatendando la reazione “furiosa” – come la definisce il gip di Napoli – dei suoi capi.
La vicenda è documentata in una telefonata intercettata dagli investigatori la sera del 13 aprile 2017. Alle 20.09 Scavone informa il suo socio in affari, Francesco Barbarino, anche lui in carcere da due giorni, di aver ricevuto una telefonata dal direttore amministrazione, finanza e controllo dell’Alma, Stefano Paloni.
Scavone: “Mi ha chiamato Paloni, tutto incazzato, che Francesca (nome di fantasia, ndr) se n’è proprio andata, non ha fatto niente.
Barbarino: Hai visto, ma io te l’ho detto che quelle sono di m***a. Non ti preoccupare, tanto verrà Baffone! Questa è la scusa buona, prendiamo tutta la contabilità e ce la portiamo giù.
Scavone: Ma subito, però
Le fatture da sostituire erano quelle del “Consorzio Logitaly”. Francesca – si evince dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere – si è rifiutata di sostituirle con quelle di altri fornitori.
Nelle 308 pagine dell’ordinanza c’è un altro passaggio che riguarda direttamente la nostra regione e che conferma che il centro nevralgico della frode era a Napoli. Lo dice Gianluca Mauro, procuratore speciale di Alma e amministratore delegato della Pallacanestro Trieste, che non è indagato nell’inchiesta napoletana. Ascoltato dagli investigatori il 24 gennaio 2017, in sommarie informazioni testimoniali, Mauro non usa mezzi termini e dice chiaramente: “E’ a Napoli che vengono assunte le più importanti decisioni strategiche e commerciali della società”.
Lo stesso Mauro sarà ascoltato dalla Procura federale della Fip martedì prossimo, a Roma. L’appuntamento è per le 12; Mauro sarà assistito dall’avvocato Maurizio Maculan, legale della Pallacanestro Trieste. Mauro è stato convocato d’urgenza dalla stessa Procura, che vuole conoscere i dettagli della situazione della società, che milita in A1, e in che modo intenda arrivare alla fine del campionato.