Un nuovo settore del Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale si aggiunge ai cinquantadue già esistenti: il chiodaiolo. Era allora un mestiere artigianale specializzato nella costruzione, a mano, dei chiodi necessari per tutti gli usi, dall’edilizia a quelli applicati agli scarponi da montagna e di tutte le dimensioni.
Nel Museo sono esposti esemplari di chiodi da 50 centimetri: per unire le travi dei tetti e le “clanfe” che avevano le stesse funzioni, ma costituite da due chiodi uniti in un solo pezzo ad una traversa di circa 30 centimetri e decine di altri modelli, fino a quelli da 5 cm., usati per fissare le tavole dei pavimenti.
L’officina del chiodaiolo era simile a quella del fabbro, con una fucina al centro, per scaldare il ferro e diverse incudini di dimensioni particolari fissate su grossi ceppi di legno, per poter lavorare in piedi e situate tutte intorno alla fucina. Il lavoro veniva fatto in serie in base agli ordini dei committenti, che spesso chiedevano una grande quantità di esemplari di uno stesso tipo.
Le officine sorgevano nelle aree in cui vi erano miniere di ferro. Le ultime prosperavano ancora negli anni tra le due guerre mondiali ed erano specializzate nella costruzione dei chiodi per le scarpe delle truppe alpine. A una officina della Val di Zoldo, nel Bellunese, nel 1940 l’esercito italiano aveva ordinato un milione e mezzo. Il mestiere finì con l’avvento delle macchine, per cui divenne industriale.
La storia di questo mestiere artigiano è stata narrata in una pubblicazione che il Museo ha edito e diffuso in questi giorni e che può essere consultata presso la Biblioteca Civica e Statale di Gorizia, come tutte le altre numerose pubblicazioni dell’Associazione Culturale che gestisce da oltre venticinque anni il Museo, che raccoglie i reperti dell’agricoltura e dell’artigianato dal 1500 al 1918. E’ aperto al pubblico, ad Aiello del Friuli, ininterrottamente tutti i giorni feriali e festivi dalle 10 alle 18.
All’interno della struttura c’è un grande cortile, che funge anche da parcheggio per i visitatori.