“Molto si è detto e scritto sull’attività e il bilancio dell’associazione vicino/lontano. Concordiamo su un punto: potendo contare per questa edizione sull’ultima annualità del bando triennale regionale, il taglio deciso dal Comune di Udine ha un impatto economico rilevante, ma non decisivo. La scelta ha carattere innanzitutto politico”. Comincia così la risposta firmata dal direttivo di Vicino/Lontano in cui fa i conti in tasca al premio Terzani, finito al centro di polemiche in seguito ad alcune controverse dichiarazioni dell’assessore alla cultura di Palazzo D’Aronco Fabrizio Cigolot.
“L’Amministrazione ha piena legittimità nel decidere quali progetti sostenere. Ne abbiamo preso atto, senza polemiche – sottolinea il direttivo -. Alcune precisazioni ci sembrano tuttavia indispensabili.
E’ vero: vicino/lontano si finanzia principalmente con risorse pubbliche. Una cifra che, per il 2019 e con bandi ancora in corso, si aggira attualmente sui 150 mila euro. Oltre a queste risorse economiche, c’è però il grande lavoro volontario di tante persone del direttivo, del comitato scientifico, della giuria del Premio Terzani e del concorso Scuole, dei soci. L’equivalente di una grande sponsorizzazione privata donata alla nostra città”.
“Aggiungiamo poi – prosegue la nota – l’attività di formazione che ogni anno decine di scuole del territorio svolgono insieme all’associazione con il Concorso Scuole Tiziano Terzani e con il progetto legalità, con più di 2.000 ragazzi che vi partecipano. Tutto ciò, unito al supporto della rete di relazioni locali e nazionali costruita nel tempo, ha consentito di ridurre i costi di organizzazione e comunicazione a livelli che lasciano stupiti gli addetti ai lavori. Questa rete di volontariato consente all’associazione di essere attiva durante tutto l’anno con iniziative proprie o a sostegno di altre realtà del territorio: basta andare sul nostro sito per averne prova”.
“È evidente che l’organizzazione di un festival ha dei costi – continua ancora il direttivo dell’associazione -: dall’ufficio stampa che porta il nome della città sui media nazionali, ai grafici, ai fotografi, ai tecnici, agli alberghi e ai ristoranti. Professionisti e imprese che in prevalenza operano sul territorio. Confermiamo di retribuire due membri del direttivo per la curatela e la contabilità, che pure donano all’associazione mesi di lavoro gratuito ogni anno. Figure necessarie per articolare il festival, il Premio e le altre iniziative (è la stessa Regione a richiedere la presenza di personale contrattualizzato per elargire i fondi). Si confrontino pure i costi della nostra manifestazione con quelli di eventi similari: non abbiamo nulla né da temere, né da nascondere. I nostri bilanci sono depositati. Ci pare doveroso, infine, far presente che fin dalle origini si è scelto di aprire gratuitamente le porte del festival, senza biglietto. Crediamo che anche a questo servano i fondi pubblici: a sostenere un grande progetto con oltre 100 eventi offerti gratuitamente alla cittadinanza”.
“Queste precisazioni sono davvero essenziali – conclude il direttivo di vicino/lontano -: difficile raccontare la complessità e l’articolazione di vicino/lontano in poche righe. Abbiamo sempre avvertito come prioritario il senso di responsabilità, il dovere che avevamo di restituire alla città un “prodotto” di valore, facendo buon uso dei soldi pubblici”.