Sembrava che uno dei progetti nel bando regionale speciale dedicato alla figura di Leonardo da Vinci con più chance di essere iscritto al registro dei finanziabili dovesse essere quello di Gradisca d’Isonzo. La Fortezza, di fatto, con la sua lunga storia e con un collegamento diretto e comprovato da documenti nei confronti del genio leonardesco, aveva tutte le carte in regola. Ma con l’uscita della graduatoria di questi giorni è arrivata l’amara sorpresa. Nonostante due dei cinque finanziati siano dell’ex provincia di Gorizia, la Fondazione Coronini Cronberg e il Kulturni Dom, quello della Fortezza non ce l’ha fatta.
Era il 1500 quando Leonardo fu chiamato a Gradisca per studiare il modo di precludere agli invasori il passaggio dell’Isonzo con appositi congegni ed allagare il paese e la campagna circostante. Il tutto nell’ambito delle ultime invasioni dei Turchi nel Friuli centrale e delle fortificazioni della zona. Dei documenti di Leonardo, ancora conservati nel Codice Atlantico, l’amministrazione di Gradisca ne ha deciso di conservare una copia all’interno del museo allestito nel nuovo polo culturale di Casa Maccari e, va detto, riesce ad amalgamarsi in modo ottimale all’interno del complesso museale dando un tassello fondamentale in più alla visita.
“Le richiesta ammontavano a 12 milioni”, ha fatto sapere l’assessore Gibelli. “A breve cercheremo risorse nella direzione ancora disponibili, ripescando tra l’altro il comune di Gradisca, dove passò Leonardo. Ma, a fronte di così tanto interesse, credo che il sistema vada ripensato”.