Il 21 luglio 1899, 120 anni fa, nasceva a Oak Park, nell’Illinois, Ernest Hemingway, uno dei più celebri scrittori del Novecento, mito letterario mondiale sempre attuale, legato in maniera particolare alla nostra regione. Dopo aver conosciuto questa terra nei giorni della Grande guerra, come volontario nella Croce rossa, e aver raccontato la disfatta di Caporetto in uno dei suoi primi successi, Addio alle armi, ritornò in Friuli nel secondo dopoguerra e dall’amicizia con alcune famiglie nobili – e soprattutto dall’amore per Adriana Ivancich – trasse ispirazione per il romanzo Di là dal fiume e tra gli alberi.
Celebrato dal 1985 da un Premio con il suo nome a Lignano, la località balneare che vide nascere durante il buen retiro tra il Tagliamento e il mare, e da qualche anno anche a Latisana e San Michele, luoghi dell’incontro con la musa Adriana, Hemingway è costantemente oggetto di analisi, studi, biografie. Tra queste, spicca la prima pubblicazione italiana (per l’editore Marlin) di Una strana tribù, realizzato dal nipote John Hemingway: un libro di memorie e scoperte che ripercorrono la vita privata della famiglia, a cominciare proprio dal famosissimo nonno.
Il libro, sincero fino alla crudeltà, racconta con una narrazione cruda e vera una storia di famiglia fatta di padri complessi e geniali, rapporti al limite della schizofrenia, uomini e donne incapaci di divenire veramente genitori. Ritratti a tutto tondo di personaggi reali, ma dai rapporti complicati, come quelli tra Ernest e il figlio Gregory Hemingway, poi diventato Gloria, in seguito a un’operazione di cambio di sesso. “Erano molto simili – svela l’autore -. Entrambi intelligenti, arguti, grandi atleti, pescatori e cacciatori, ma anche molto più complicati di quanto la maggior parte delle persone possa immaginare”.
La tribù complicata di ‘Papa’ Hemingway
Il 21 luglio 1899, 120 anni fa, nasceva a Oak Park, nell'Illinois, Ernest Hemingway, legato alla nostra regione da un rapporto speciale
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