È stata presentata questa mattina la mostra Il design dei Castiglioni. Ricerca sperimentazione metodo, promossa da Unindustria Pordenone in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni e il Comune di Pordenone, evento inserito nel quadro delle iniziative per il centenario della nascita di Achille Castiglioni.
La mostra – che nasce dalla volontà della Fondazione e della Territoriale di Confindustria di condividere le potenzialità ancora attive nel metodo dei Castiglioni – abbraccia, come ha spiegato in premessa il DG di Unindustria, Paolo Candotti, l’attività creativa dei tre fratelli Castiglioni, Livio (1911-1979), Pier Giacomo (1913-1968) e Achille (1918-2002), mettendone in luce la strettissima corrispondenza operativa e culturale e la capacità collaborativa che ha reso il loro lavoro un unicum nel panorama del design italiano. Con l’aiuto dei materiali d’archivio conservati presso la Fondazione Achille Castiglioni di Milano la mostra presenta a Pordenone, negli spazi della Galleria Harry Bertoia (dal 26 gennaio al 17 marzo – inaugurazione il 25 gennaio ore 18) la prolifica attività progettuale dei Castiglioni attraverso disegni, prototipi e oggetti (realizzati nell’arco di oltre mezzo secolo, dal 1940 al 2000) evidenziandone il ruolo di pionieri nella costruzione dell’identità del design italiano e della professione di designer.
“Presentiamo oggi un nuovo progetto di cultura d’impresa – ha detto il Presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti – in continuità con le iniziative e le manifestazioni territoriali in cui la Territoriale gioca da diverso tempo un ruolo da protagonista. La mostra su Castiglioni è infatti un ampliamento dell’apprezzata Pordenone Design Week. L’opportunità trae origine dalla relazione consolidatasi con l’omonima Fondazione milanese. Il filo rosso che lega la famiglia Castiglioni a Pordenone è primariamente il marchio Brionvega – sulla cui acquisizione del marchio nella pancia di Sèleco il Presidente ha ripercorso le tappe storiche salienti – dietro al quale vi sono esperienze di successo collaborativo e progettuale tra gli stessi Designer e le aziende pordenonesi committenti”.
“Non solo: Pordenone e il Nordest – ha aggiunto Agrusti – sono caratterizzate da un dinamismo industriale basato sulla realizzazione di manufatti, finiti o componenti, in cui il design ha avuto, ha e continuerà ad avere un ruolo fondamentale”. Il Presidente ha aggiunto anche che “Pordenone accompagna la propria comunità in un percorso che spiega e racconta perché il nostro è un territorio di Design e come oggi esso sia diventato concept di frontiera. Lo fa – ha concluso Agrusti – con iniziative che sono il contributo del sistema imprenditoriale locale, diciamo pure un grande regalo alla città, ad una rinnovata dimensione identitaria del nostro territorio. Unindustria, che il 28 gennaio prossimo festeggerà il cinquantesimo anno dalla sua fondazione, le sostiene con convinzione nell’auspicio che possano diventare un appuntamento ciclico di crescita e cultura per tutto il Territorio”.
Il sindaco Alessandro Ciriani ha spiegato che “oggi più che mai la cultura ha bisogno dell’impresa e viceversa, il design – ha detto – rappresenta un ambito dove esse si fondono sintetizzando funzionalità ed estetica, tecnica e creatività. È dunque naturale la nostra collaborazione a questo progetto, la mostra si inserisce in una dimensione internazionale, collegandosi idealmente agli eventi realizzati per il centenario in Italia e all’estero. Se si vuole sviluppare un discorso sul design, sia dal punto di vista formativo che imprenditoriale, non si può prescindere da una figura come quella di Achille Castiglioni. Col suo lavoro, incentrato sulla ricerca, sulle forme e sui materiali, ha cambiato il volto del design industriale italiano e contemporaneo». Per l’assessore alla Cultura, Pietro Tropeano, «con questa mostra Pordenone prosegue un discorso sul tema del design che parte già dall’intitolazione della Galleria ad Harry Bertoia e annovera, tra le altre iniziative, la mostra per il centenario Zanussi/Electrolux”.
Carlo Castiglioni si è detto estremamente soddisfatto “poiché – ha spiegato – per la prima volta, nell’ambito di un singolo evento, siamo riusciti a presentare l’attività di tutti i fratelli. Non solo: ci è piaciuta anche l’idea di farla a Pordenone sia per il suo collegamento diretto con la storia più recente del marchio Brionvega, sia perché la città ha le caratteristiche per stimolare nuove iniziative su ciò che è stato e ciò che sarà il design italiano”. Castiglioni ha a questo proposito – utilmente – spiegato che sono la volontà e la determinazione degli imprenditori a sorreggere le grandi sfide del design e non l’essere gioco forza in un determinato periodo storico nelle metropoli tradizionalmente individuate come hub di questa specifica disciplina.
Dario Scodeller, curatore della mostra, storico del design, ha parlato di “vero insieme eccezionale di testimonianze di progetto con oggetti, disegni ed altro materiale prezioso che invito tutti a venire a vedere, una storia del design che inizia dagli anni Cinquanta e che ci racconta anche quell’Italia, quando venne messa in relazione la cultura dell’estetica a quella per il design industriale”. Una mostra per tutti, ha aggiunto ancora, soprattutto per stimolare la cultura per il design dei più giovani.
Il percorso espositivo introdurrà i visitatori alla scoperta degli esordi dei Castiglioni designer con i progetti per le innovative radio Phonola (anni ’40) e poi Brionvega (anni ’60), si soffermerà a illustrare l’importanza di alcune mostre da cui i Castiglioni derivano la concezione di nuovi oggetti, esplorerà il mondo della luce e dell’illuminazione con i progetti per le celebri lampade realizzate a partire dai primi anni ‘60, confrontandole con le parallele sperimentazioni illuminotecniche e elettro-acustiche di Livio. La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un volume edito da Corraini ricco di approfondimenti e materiali illustrativi.
“Il percorso – ha detto Marco Marzini, progettista della mostra con progetto grafico di Sebastiano Girardi Studio – inizia con alcuni consigli di Achille Castiglioni ai giovani, spronati alla curiosità e alla sperimentazione, ed altri oggetti legati al mondo della radio che non sono mai stati visti prima d’ora”.
Alla realizzazione di questo progetto, patrocinato da Regione e Rai, hanno contribuito anche Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Fondazione Friuli, i main sponsor Pordenone Energia, l’Ambiente, L&S, il contributo di Bluenergy, Electrolux e DVO e la partnership di Comet, Cluster Arredo Casa FVG e Itas.