Superata la fase di consolidamento, per Pradis ora inizia una di evoluzione. La più piccola fonte oggi attiva in regione, a Clauzetto con il marchio della società Dalus, non vuole giocare più un ruolo di Cenerentola nel mercato delle acque minerali, pur rimanendo legata a un segmento di alta gamma.
“Stiamo chiudendo un anno di consolidamento – commenta l’Ad Luca D’Agostino – in cui abbiamo recuperato le quote di mercato. Grande novità è il fatto che stiamo gettando un ponte verso l’estero attraverso accordi commerciali con importanti partner friulani”.
Si completa, così, il piano di rilancio del marchio rilevato dall’attuale società nel 2013, che ha portato anche a riposizionare il prodotto privilegiando il canale HoReCa e conservando quello della Gdo limitatamente a insegne di eccellenza.
“Il 2019 – conclude D’Agostino – si caratterizzerà per una fase evolutiva. Pensiamo a una sorta di Pradis 2.0 i cui dettagli saranno svelati nei prossimi mesi”.