E’ entrato ufficialmente in funzione il nuovo sistema di contenimento del reattore numero 4 della centrale di Chernobyl, esploso nel 1986, causando la più grande tragedia nucleare della storia. Un’opera che dovrebbe limitare, per un secolo, le fughe radioattive e che porta una firma friulana. Lo scudo protettivo, infatti, è stato progettato e realizzato da Novarka (consorzio tra le francesi Vinci e Bouygues) con la partecipazione, tra gli altri, della pordenonese Cimolai.
E’ stata creata un’enorme volta metallica di altezza pari a 109 metri, larga 256 metri e lunga di 150 metri, formata da 16 archi sollevati in sei fasi. L’intera struttura, una volta completata, è stata fatta scorrere, per circa 300 metri, sopra al vecchio reattore mediante l’utilizzo di apposite slitte.
Il progetto è costato 1,5 miliardi di euro ed è stato finanziato con un fondo speciale lanciato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e sponsorizzato da 45 Paesi. Il presidente ucraino Zelensky ha emesso un decreto con il quale sancisce la nascita di un ‘corridoio verde’ per i turisti nella ‘zona d’esclusione’ attorno a Chernobyl. Una mossa che consentirà di far vedere al mondo uno dei luoghi simbolo della storia recente.