Il general contractor friulano Rizzani de Eccher, gruppo leader nel settore delle infrastrutture, è stato pienamente prosciolto da qualsiasi addebito in merito alla maggiore indagine di cartello della storia dell’Antitrust della Grecia, con sanzioni record comminate alle industrie nazionali.
Ne dà notizia lo studio legale De Berti Jacchia che, assieme allo studio greco Lambadarios & Lambadarios, ha difeso l’azienda di Cargnacco davanti all’Autorità Nazionale di Concorrenza greca (Hellenic Competition Commission).
Con una decisione pubblicata il 4 marzo 2019, l’Autorità greca ha chiuso un procedimento di cartello durato oltre quattro anni nel settore delle infrastrutture e degli appalti pubblici, che ha visto indagate le 15 maggiori imprese nazionali del comparto oltre a talune importanti imprese straniere, per condotte collusive e scambi di informazioni tra i partecipanti alle gare.
La durata delle condotte, che hanno costituito un’infrazione unica e continuata dell’art. 101 del Tfue, ha riguardato due periodi, dal 1989 al 2000 e dal 2000 al 2012.
Il Comitato Tecnico Olimpico greco, che aveva organizzato le Olimpiadi di Atene del 2004, è stato riconosciuto responsabile di un ruolo centrale nelle condotte anticoncorrenziali relative alla realizzazione delle infrastrutture, ma ha ricevuto solamente una sanzione simbolica.