Nel giorno del contratto per due nuove navi da crociera per un valore di oltre un miliardo di euro, su Fincantieri arriva da Bruxelles una tegola che mette a rischio l’acquisizione dei cantieri francesi di Stx da parte del colosso navalmeccanico italiano. La Commissione europea ha accolto la domanda con la quale, la Francia, prima, e la Germania, poi, invitavano l’esecutivo Ue a esaminare, sotto il profilo delle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Stx da parte di Fincantieri.
A parere della Commissione “l’operazione rischia di nuocere alla concorrenza a livello europeo e mondiale”. In pratica, alla luce degli elementi forniti dalla Francia e dalla Germania, la Commissione Ue non esclude che l’operazione Fincantieri-Stx possa danneggiare “in misura significativa la concorrenza nel settore della costruzione navale, in particolare per quanto riguarda il mercato mondiale delle navi da crociera”.
Per questo motivo ha deciso di esaminare l’operazione nella sua interezza allo scopo di valutarne i potenziali effetti sul mercato.
Il parere dell’Antritrust europea era l’ultimo tassello che mancava alla Fincantieri per chiudere la complessa e tormentata partita che dovrebbe portarla a gestire i più grandi cantieri di Francia. L’accordo definitivo è stato firmato nello scorso febbraio e il colosso italiano contava di chiudere tutto proprio in queste settimane. Già a luglio, però, sull’operazione si erano accesi i fari dell’Antitrust francese, seguiti subito dopo da quelli dell’Autorità tedesca.
Ora la notizia dell’Antitrus europea nel giorno in cui Fincantieri mette nel proprio “portafoglio ordini” altre due navi da crociera da 67 mila tonnellate e 1.200 passeggeri ciascuna. Sono destinate a diventare le ammiraglie della flotta di un altro colosso globale, il gruppo americano Norwegian Cruise Line Holdings. Saranno consegnate nel 2022 e nel 2025 e solcheranno i mari con il brand Oceania Cruises.