Lean Experience Factory 4.0 (LEF 4.0), fabbrica modello digitale e centro d’eccellenza di San Vito al Tagliamento dedicato alla formazione esperienziale per la diffusione dei principi di lean management, Industria 4.0 e metodologia agile, ha annunciato l’avvio dei lavori di ampliamento della propria struttura nata nel 2011 dalla collaborazione tra Unindustria Pordenone, la società internazionale di consulenza manageriale McKinsey & Company e altri partner del territorio. La cerimonia di inaugurazione del cantiere, con la posa della prima pietra, è programmata per il 24 giugno dalle 18.15. Kick-off della nuova struttura a settembre 2020.
Il progetto di ampliamento, che consentirà di raddoppiare la superficie del centro portandola a 2.000 metri quadrati all’interno della zona industriale del Consorzio Ponte Rosso, comprenderà due linee di produzione, un’area dedicata all’innovazione e un incubatore per le start up. Il progetto è finanziato da Regione e Consorzio Ponte Rosso – Tagliamento con un contributo complessivo di circa 3,5 milioni di euro.
L’iniziativa mira a trasformare la struttura – da fabbrica ad azienda modello digitale – attraverso l’estensione dei digital use case lungo l’intera catena del valore e l’evoluzione dei servizi a supporto della digitalizzazione delle imprese. Grazie all’ampliamento, l’apprendimento esperienziale offerto dal centro includerà tutte le funzioni di un’azienda vera e propria, dalla produzione fino ai servizi post-vendita.
Anche il prodotto finale della LEF 4.0, che crea a scopo didattico compressori per frigoriferi, evolverà da analogico a digitale: i nuovi compressori “intelligenti”, infatti, non solo saranno dotati di una nuova scatola elettrica e di un nuovo telaio, ma saranno anche in grado di registrare informazioni importanti, come la temperatura e l’assorbimento di potenza, e di comunicarle in tutte le fasi della produzione, così da accelerare il miglioramento continuo del prodotto e supportare il nuovo modello di business della servitizzazione. L’esperienza formativa della LEF 4.0 mostra come un’azienda tradizionale può trasformarsi in azienda digitale e come la digital transformation non solo migliora l’efficienza dell’organizzazione, ma è anche in grado di cambiare i modelli di business, orientandoli verso l’offerta di un servizio e non più di un singolo prodotto.
Secondo Michelangelo Agrusti, Presidente di Unindustria Pordenone, “LEF 4.0 rappresenta in modo plastico il nostro modo di interpretare e agire il ruolo dell’Associazione: non solo rappresentanza di interessi, ma anche realizzazione di progetti e investimenti concreti per le imprese, per accompagnarle e sostenerle nella difficile sfida della competitività globale. LEF 4.0 – ha aggiunto – è al centro di un ecosistema territoriale fatto di Istituti Tecnici, Università, Cluster industriali, Poli Tecnologici accomunati dalla comune missione di fornire alle imprese le migliori competenze e le più avanzate innovazioni tecnologiche”.
Paolo Candotti, DG di Unindustria Pordenone, ha aggiunto che “così come nel 2009 ci eravamo posti l’obiettivo di mettere in campo azioni concrete per rimuovere i deficit di competitività del nostro sistema manifatturiero, che la crisi aveva drammaticamente messo in luce (LEF nasce proprio 10 anni fa nell’ambito del progetto di Unindustria Pordenone – Pordenone Oltre la Crisi 2009-2019), così oggi, consapevoli che siamo nel vivo della IV rivoluzione industriale, ci siamo posti l’obiettivo di accompagnare le imprese nel complesso percorso della trasformazione digitale, offrendo loro un luogo ideale e unico nel suo genere ove costruire le competenze delle risorse umane e sperimentare in anticipo le soluzioni tecnologiche più innovative”.
Alberto Bettoli, Senior Partner di McKinsey & Company e Vice Presidente di Lean Experience Factory 4.0, ha aggiunto: “LEF 4.0 rappresenta una delle prime realtà di formazione esperienziale d’eccellenza in Italia in ambito lean management, Industria 4.0 e metodologia agile. Il suo ampliamento va incontro all’esigenza di fornire competenze e strumenti concreti alle aziende, per integrare e applicare al meglio le nuove tecnologie digitali lungo l’intera catena del valore e realizzare una trasformazione di successo. Mai come oggi infatti vi è questa necessità: dalle nostre simulazioni emerge che intelligenza artificiale e digitale potrebbero contribuire a una crescita annua dell’1,2% del Pil globale entro il 2030, equivalente a 13mila miliardi di dollari. Si tratta di un’opportunità unica e irrinunciabile anche per le singole aziende”.
“Investire su capitale umano e tecnologia, fornire alle aziende gli strumenti digitali e tecnologici nonché le competenze per gestire questi strumenti. Quest’opera oggi è la concretizzazione di questa visione, perché siamo consapevoli che le imprese hanno bisogno di risposte efficaci e accessibili”, ha concluso Renato Mascherin, Presidente Consorzio Ponte Rosso – Tagliamento.