Frenata da Bruxelles per il Fondo d’indennizzo dei risparmiatori traditi dalle Banche. Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, infatti, ha inviato una lettera al Governo italiano sottolineando come l’Ue sia “favorevole alla creazione di questo fondo”, ma vadano ricalibrate le modalità di fruizione. A non convincere la commissaria è il risarcimento automatico per tutti, senza che l’arbitro della Consob si sia prima espresso sui singoli casi.
La proposta di modifica prevede che persone fisiche, Onlus e microimprese fino a 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato possano accedere al Fondo senza contenzioso, mentre le altre persone giuridiche e gli investitori professionali dovrebbero essere costretti a passare per il giudizio dell’arbitro Consob. Inoltre, per i rimborsi la priorità andrebbe a chi ha un Isee sotto i 35 mila euro.
“Come avevamo previsto – denuncia la presidente di Consumatori Attivi, Barbara Puschiasis – il fondo per i risparmiatori traditi è da riscrivere, perché non è in linea con la normativa europea, né con quella italiana. Si riprenda il lavoro già svolto dalla cabina di regia con il Ministero dell’economia e delle finanze e si dia subito attuazione con un decreto legge a un fondo che possa veramente ridare i soldi ai risparmiatori traditi. Il tempo, purtroppo, sta inesorabilmente trascorrendo a danno delle vittime incolpevoli dei crack finanziari delle due Banche Venete e non solo”.
“Il nostro grazie va anche alla politica regionale – prosegue Puschiasis – che si sta impegnando a ogni livello, avendo raccolto il nostro invito di sabato 2 marzo, affinché, attraverso il Fondo, possa essere ridata giustizia alle vittime di questo grave dramma finanziario”.