“Il ruolo propulsivo dei porti di Trieste e Capodistria, pur in una naturale logica di competitività, rappresenta uno strumento essenziale per lo sviluppo integrato di queste aree, interessate ad operare per attrarre traffici, lavoro e crescita economica in un momento nel quale si stanno aprendo grandi e inedite opportunità, a partire dalla Via della Seta“. È quanto si legge nell’appello unitario firmato oggi a Divaccia dal Consiglio sindacale interregionale Nordest, la struttura formata da Cgil, Cisl e Uil del Fvg con i sindacati sloveni Zsss e Ks 90, in occasione del tradizionale incontro transfrontaliero che precede il Primo Maggio. Grande importanza, per i sindacati regionali e della vicina Repubblica, assume inoltre lo sviluppo dei traffici su rotaia, “anche come significativo contributo – si legge nel documento – alla tutela dell’ambiente”.
I sindacati, nell’occasione, rilanciano con forza, in vista del voto di fine maggio per il rinnovo del Parlamento comunitario, la richiesta di “una diversa politica economica e sociale nell’Unione Europea, decisiva per salvare la stessa idea di unità europea, messa a rischio da politiche ottuse di austerità, da forze politiche nazionaliste, dall’assenza di solidarietà e valori comuni”.
Cgil-Cisl-Uil e i sindacati sloveni, nell’invocare per l’Europa “un nuovo modello di sviluppo anche attraverso un piano straordinario di investimenti per creare sviluppo sostenibile e nuova occupazione stabile”, rivendicano anche norme e diritti certi per la tutela della mobilità dei lavoratori, a partire, rimarcano, “dai transfrontalieri della nostre aree confinarie”.