VivaBioCell ha da poco inaugurato una nuova unità operativa in via Nazionale a Tavagnacco, che ospiterà i laboratori di ricerca, sviluppo e produzione di ambito tecnologico. La sede direzionale, che conserva i laboratori di ricerca di ambito biologico, cellulare e molecolare, dal 2009 è situata in via del Cotonificio a Udine, dove è strategicamente localizzata in stretta prossimità dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine e dell’Università.
“Questo nuovo stabilimento è un passo molto importante, che ci permette di accrescere la nostra capacità produttiva e, più in generale, di scoprire e testare soluzioni tecnologiche sempre più innovative nel campo della medicina rigenerativa. I nostri dipendenti (nell’area tecnica sono principalmente ingegneri e biologi, ndr) lavorano nell’ambito dell’automazione delle colture cellulari, che soltanto poche altre aziende in Italia e nel resto del mondo sono in grado di portare dal bancone del laboratorio al mercato globale”, ha ricordato Giacomo Cattaruzzi, direttore tecnico di VivaBioCell. “Cellule staminali, meccanica di precisione, robotica e intelligenza artificiale sono strumenti di lavoro che soltanto un team multidisciplinare come il nostro è in grado di utilizzare con successo”.
“Negli ultimi tre anni abbiamo messo a punto terapie avanzate e sviluppato le apparecchiature elettromedicali che permettono la loro applicazione in modo sicuro, standardizzato e in linea con le norme più severe che regolamentano questo campo della medicina” spiega Antonio Sfiligoj, amministratore delegato. “La terapia che abbiamo messo a punto per diverse cliniche italiane ed europee è quella dell’artrosi, e prevede l’impianto di cellule staminali autologhe prelevate dal tessuto adiposo dello stesso paziente, purificate ed espanse con la nostra strumentazione, ed impiantate nell’articolazione danneggiata; la sperimentazione clinica sull’uomo, in Europa e negli Stati Uniti, inizierà tra pochi mesi”.
VivaBioCell è nata nel 2007 da uno spin-off dell’Università di Udine fondato dal professor Francesco Curcio, ordinario di Patologia Clinica e dai suoi collaboratori. Oggi conta 18 tra dipendenti e collaboratori. Dal 2015 è parte del gruppo statunitense Nantworks, basato a Los Angeles e leader nello sviluppo e nella commercializzazione di una vasta gamma di soluzioni terapeutiche innovative.