Primo non sprecare. E’ un messaggio che Cielobuio, impegnata da molti anni sulle tematiche dell’inquinamento luminoso e del risparmio energetico, ripete senza sosta.
Perché, quando si tratta di illuminazione, amministratori pubblici e privati sembrano abbagliati dalla cultura del “più luce c’è meglio è”, dimenticando che il prezzo da pagare è molto alto in termini sanitari, ambientali ed economici. In tempi di crisi quest’ultimo aspetto è emerso dirompente, costringendo molte amministrazioni a ridurre drasticamente il servizio per far fronte a bollette divenute insostenibili dopo anni di crescita dei consumi, alimentati da impianti sovradimensionati e inefficienti.
Il rischio che si continui a rincorrere falsi miti che fanno dell’illuminazione la soluzione di ogni problema in materia di sicurezza e che si usino le nuove tecnologie non per ridurre i consumi, ma per aumentare la quantità di luce irradiata è concreta. Il primo passo verso una maggior efficienza consiste nel limitare la luce superflua e nell’evitare che essa si disperda. Installare impianti super efficienti, ma inutili, è assurdo.
Mancano tuttora studi indipendenti che dimostrino l’efficacia della luce nel limitare il crimine e gli incidenti stradali, ma il buon senso suggerisce che se davvero il buio favorisse questi fenomeni, allora di giorno dovrebbero essere quasi assenti, mentre le statistiche dimostrano esattamente il contrario. Nel frattempo si spendono miliardi di euro ogni anno per fornire energia all’illuminazione notturna pubblica e privata.
L’equivoco da chiarire
Illuminare meglio non significa illuminare di più, ma usare la giusta quantità di luce quando e dove serve. Questo passaggio è fondamentale: l’avvento degli impianti a Led sta spingendo molte amministrazioni a spendere risorse ingenti con la scusa che in tal modo sarà possibile ridurre i consumi, dimenticando però che il costo di investimento è molto più alto rispetto ai lampioni al sodio ad alta pressione la cui tecnologia è matura e garantisce, a patto di utilizzare armature di qualità, un eccellente rapporto qualità-prezzo.
Ridurre i livelli di illuminazione e usare lampioni che limitino la dispersione di luce avrebbe anche l’indubbio beneficio di limitare i rischi per la salute causati dall’inquinamento luminoso. C’è una solida evidenza scientifica delle numerose conseguenze prodotte dall’eccesso di luce artificiale nelle ore notturne. Come se non bastasse, il continuo aumento dell’illuminazione esterna, combinato con l’uso sempre maggiore di Led con emissioni a brevi lunghezze d’onda (blu), avranno probabilmente gravi impatti e non soltanto sulla nostra salute.
Ridurre i consumi e riportare a livelli sostenibili le bollette pagate dai contribuenti per gli impianti di illuminazione è un obiettivo a portata di mano. Cielobuio ha stimato che con l’uso più attento degli impianti esistenti si potrebbe agevolmente risparmiare quasi un miliardo di euro all’anno. Tale cifra è destinata a salire con la revisione delle linee esistenti e se solo si decidesse di applicare più seriamente le normative regionali delle quali l’Italia si è dotata in largo anticipo su altri Paesi.