Ein Prosit compie vent’anni, e si presenta con un programma di incontri e degustazioni più ricco e stuzzicante di sempre. Ma anche in una manifestazione dedicata all’enogastronomia e ai piaceri della gola e della tavola non mancano i momenti di riflessione e le azioni di solidarietà: ad Ein Prosit è divenuta ormai una tradizione la presenza di Giancarlo Timballo (Gelateria Fiordilatte di Udine) che con una mantecatrice d’epoca prepara un gelato squisito offerto agli ospiti in cambio di un’offerta per realizzare pozzi d’acqua potabile in Kenya. Quest’anno, il gelato solidale raddoppia: a dar manforte a Giancarlo – presidente della Coppa del Mondo della Gelateria – ci sarà un collega friulano, Leonardo Ceschin (campione del mondo della gelateria 2012), titolare dal 1987 della gelateria Esquimau di Pordenone.
Sabato e domenica, alle 13 a Forte Hensel, due laboratori con lo stesso titolo: Il gelato condiviso. Inizierà Timballo, che sabato porterà in degustazione due praline di sorbetto con copertura di cioccolato Valrhona: una al mango abbinata alla Grappa Nonino Chardonnay in barriques, l’altra al frutto della passione in abbinamento con Grappa Nonino Monovitigno Moscato. Due prove di contaminazione (o integrazione?) fra il gelato artigianale italiano, uno dei prodotti più rinomati del Friuli e due dei frutti simbolo di Haiti. A spiegare il perchè dell’impegno a favore di una delle isole più povere del pianeta sarà Mary Agosto, presidente di Help Haiti, associazione che lavora in favore delle bambine abbandonate dell’isola caraibica.
Domenica sarà la volta di Ceschin: presenterà il suo gelato al karkade (un fresco sorbetto composto da karkade infuso, cardamomo, maracuja e albicocca) realizzato “in onore e in favore” di fratel Dario Laurencig, che in Africa costruisce pozzi di acqua per i villaggi del Turkana (Kenya)e che in Friuli ha il sostegno dell’associazione “Diamo un taglio alla sete”.
Il karkade (fiore simbolo dell’Africa) e il gelato artigianale italiano, questa la contaminazione proposta da Ceschin.
Ai progetti solidali di Help Haiti e di Diamo un taglio alla sete andranno il ricavato dei due laboratori (a ingresso libero fino a esaurimento dei posti) e di quanto raccolto con la distribuzione del gelato realizzato dai due campioni – di arte gelatiera e di generosità – a Palazzo Veneziano.