Good colpisce nel centro e si avvia al traguardo finale di domenica 4 novembre con stand aperti dalle 10 alle 20 e ingresso libero, come libera è la partecipazione ai numerosi eventi che animeranno anche la giornata conclusiva di un Salone che sta dando soddisfazione agli espositori e ai visitatori. Non c’è persona che esca dalla Fiera senza aver fatto acquisti, tant’è che diversi espositori hanno dovuto integrare i rifornimenti nello stand. Si fanno acquisti di prodotti tipici nostrani, ma anche di eccellenze provenienti da altre regioni italiane come olio e.v.o. e tartufo abruzzesi, cioccolato di modica, birre artigianali della repubblica Ceca, marmellate e confetture della Sicilia…
La spesa a Good viene fatta ancora più volentieri dopo aver ascoltato da dove viene e come viene fatto quel prodotto e dopo averlo degustato.
La formula, vincente, di Good è proprio quella di raccontare il cibo e il suo territorio di origine in una serie di incontri ed eventi (oltre 85 in quattro giorni) che avvicinano e accompagnano il visitatore – consumatore al prodotto che porta o porterà sulla propria tavola scoprendo aspetti e valori spesso ancora conosciuti.
Anche nell’incontro di sabato 3 dedicato alla Ribolla Gialla e a uno dei suoi massimi cantori e produttori, Josko Gravner, Good ha dato l’opportunità di conoscere più da un personaggio unico che ha racchiuso la “poesia nel bicchiere”.
Uno speciale riconoscimento è stato dedicato a Gravner, protagonista del mondo dell’enogastronomia italiana, conosciuto e apprezzato a livello nazionale ed internazionale. A consegnare il Premio Good 2018 a Gravner è stato l’assessore regionale alle attività produttive e turismo Sergio Bini.
Nelle ultime edizioni, Good ha premiato esponenti di primo piano dell’enogastronomia e della ristorazione come Arrigo Cipriani, Gualtiero Marchesi e Joe Bastianich.