Botta e risposta tra produttori di gubana. Questione del contendere l’iniziativa della Bakery del gruppo alimentare guidato da Carlo Dall’Ava (nella foto) di etichettare per il mercato estero il dolce tipico delle valli nel Natisone con la denominazione ‘Grappa Pie Gubana’.
Un’azione di marketing pesantemente criticata da un altro storico produttore, la famiglia Dorbolò, che chiede di utilizzare soltanto il nome originale e ha avviato una campagna di protesta anche sui social lanciando l’hashtag #iostoconlagubana.
Ne è seguita l’ulteriore presa di posizione dell’imprenditore Dall’Ava, che oltre a guidare l’omonima azienda di prosciutti di San Daniele è anche vicepresidente di Confcommercio Udine.
“L’abbiamo chiamata ‘Grappa Pie Gubana’ perché volevamo una denominazione più facile da ricordare – spiega -. Ma ciò non vuole dire né voler cambiare il tradizionale nome, né tanto meno la ricetta. È semplicemente una questione di marketing. Il dolce piace a tutti, ma perché poi in pochi lo comprano con costanza? Semplice: il nome non è facile da ricordare. E così abbiamo optato per una strada diversa, senza per questo voler stravolgere nulla: il nostro pasticciere, Sergio Pontoni junior, è di Remanzacco, i nostri dipendenti della zona. Il forno stesso si trova nel cuore delle valli del Natisone, non intendiamo delocalizzare, ma anzi aumentare la produzione. Tutto ciò passa anche attraverso azioni di promozione differenti come quella che stiamo portando avanti”.