Le NUOVE droghe: a scuola dagli sciamani – Ecco che cosa si può comperare negli smatshop on-line e a che prezzo. Nei negozi anche i semi della marijuana, ma solo per collezionisti. I rischi che si corrono
Per ‘viaggiare’ e ‘sballare’ non ci sono soltanto le droghe classiche. In alternativa alle più conosciute cocaina, eroina (in netta ripresa di consumo), cannabis e pastiglie come l’ecstasy, su Internet possiamo trovare tante altre sostanze. A venderle sono gli smartshop on-line, versione elettronica degli ‘smart shop’ che nei primi anni del nuovo millennio erano fioriti in tutto lo Stivale.
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Le ALTRE droghe: non c’è solo la chimica – Sempre più friulani soggetti a ‘dipendenze comportamentali’: non sballano con sostanze o alcol, ma con gioco d’azzardo, internet o sesso
Sostanze chimiche, ma non soltanto. Quando si parla di dipendenza, saltano subito alla mente droghe o alcol, eppure in questo campo l’orizzonte sta rapidamente mutando. Sempre più diffuse sono le cosiddette ‘dipendenze comportamentali’, che comprendono tutte quelle forme in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica.
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“Così mi sono liberato dal gioco d’azzardo” – La storia di Maurizio Cechet, ex giocatore e ora vice presidente di Agita. “Per uscirne ci è voluta una decina d’anni”
L’azzardo non è un gioco. Parola di Maurizio Cechet, 60 anni della provincia di Gorizia, vice presidente di Agita ed ex giocatore. Lui ce l’ha fatta e, grazie all’aiuto dell’associazione di Campoformido di cui ora è esponente, ne è uscito.
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Ai friulani piace l’e-commerce – Siamo tra le regioni italiane con la percentuale più alta di acquirenti on line. Il numero di aziende che vendono su Internet, però, è ancora limitato. Tra i maggiori ostacoli da superare gli investimenti elevati e la concorrenza spietata dei siti con base all’estero
Il commercio sulla rete sta crescendo a ritmi vertiginosi e a livello nazionale si stima che l’aumento sia attorno al 16% all’anno. Parlando di soldi, gli acquisti on line degli italiani erano di 14,4 miliardi di euro nel 2014 e sono balzati a 16,6 miliardi nel 2015. La crescita percentuale registra la doppia cifra dal 2009. Sono cifre da capogiro, nonostante la stagnazione dei consumi, che raccontano chiaramente quale rivoluzione stia avvenendo sotto i nostri occhi, alimentata dall’espansione dei collegamenti a banda larga, dalla disponibilità di mezzi tecnologici impensabili appena 10 anni orsono (gli smartphone sono un ottimo esempio) e dal fatto che sempre più aziende si attrezzano per lavorare anche con l’e-commerce.
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Piccole vetrine aperte sul mondo – Lo shopping su Internet è una tendenza sempre più diffusa. è destinata a prendere il posto dei negozi tradizionali, sempre più piccoli e poco serviti. Aprire un sito prevede un grosso investimento
Fare shopping su Internet conviene due volte. Conviene al cliente, che risparmia sul prezzo, sul tempo, sulla benzina e sulle soste a pagamento. Conviene al commerciante, che non deve pagare un locale in affitto, luci, riscaldamento e quant’altro, e commessi, magari pure da formare.
Insomma, fatti due conti, si capisce perché l’e-commerce è sempre più diffuso e più apprezzato, anche dai giovani. Ragazzi e ragazze, veri shopping addicted, acquistano volentieri abbigliamento di tendenza attraverso i grossi siti specializzati, Yoox, o generalisti, Amazon.
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Modello Friuli, dalle parole ai fatti – La ricostruzione è esempio per il Paese perchè fu basata sul lavoro. Oggi la classe dirigente ne tragga esempio
Recentemente a Gemona è stato sottolineato, da più di qualche esponente della maggioranza e dai sindacati, che la ricostruzione del Friuli è iniziata dal lavoro e che ciò deve essere esempio per l’intero Paese. La nostra governatrice – e non solo lei – dovrebbe far seguire i fatti alle parole. I dati sono impietosi e i cittadini sono stanchi di proposte su riforme istituzionali, intercettazioni, assetti degli enti locali e manovre sulle pensioni dei comuni mortali. Sarebbe più opportuno passare a concrete proposte per il lavoro e non limitarsi alla sola assistenza. Tanti cittadini, vivendo la cruda realtà con pochi mezzi a disposizione, hanno la sensazione che dietro al paravento dell’Europa, della globalizzazione e della crisi istituzionale ci siano solo tanta burocrazia e tante tasse.
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Loggia affittasi con lo sconto – L’Amministrazione udinese rimodula al ribasso i canoni per le sale di palazzo D’Aronco e degli spazi del Lionello
Incredibile ma vero: di questi tempi ci sono anche casi in cui le tariffe scendono a parità di prestazioni. Capita a Udine, dove l’Amministrazione comunale, con una delibera di fine aprile, ha deciso di rimodulare le tariffe per la concessione di alcuni spazi all’interno di palazzo D’Aronco: Sala Ajace, Antisala Ajace e Salone del Popolo. Novità anche per poter usufruire della Loggia del Lionello, con l’introduzione di tariffe differenziate a seconda della tipologia di manifestazione per cui lo spazio è richiesto.
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Politica senza argini – Latisana – Quattro candidati, cambiamenti imprevisti di fronte e l’arrivo del M5S rendono particolarmente effervescente la competizione elettorale nel Comune della Bassa friulana
Che il panorama politico a Latisana fosse ‘movimentato’ lo si sapeva da tempo, ma in pochi potevano immaginare un caos simile. Schieramenti tradizionali e alleanze che si credevano consolidate sono andati gambe per aria tanto da rendere difficile la solita suddivisione tra fronte conservatore e progressista. In realtà, buona parte del rimescolamento è legato ad esponenti dell’are di centro che hanno scelto di sostenere candidati considerati fino a pochi mesi prima avversari politici.
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Vigili all’osso, in città quattro furti al giorno – Negli ultimi cinque anni, l’età media degli agenti è aumentata e sono diminuite le ore di controllo sul territorio
Vigili sempre più vecchi, risorse economiche tagliate, minori ore d controllo sul territorio. Il tutto aggravato da un aumento del 50 per cento dei furti in città. I numeri sulla sicurezza a Pordenone, emersi dal Bilancio sociale e ambientale dell’ente, non sono molto rassicuranti.
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“Progetti al top, ma lo sport sarà spezzato in tre” – L’assessore Tomsic fa un bilancio in vista del passo d’addio dell’ente: “Orgogliosa di quanto fatto, ora toccherà a Comuni, Uti e Coni tenere alto il livello sul territorio”
Tra i tanti testimoni ‘pesanti’ che la Provincia di Gorizia si appresta a lasciare in dote al territorio, al momento della sua dismissione, c’è sicuramente anche tutto quel che è stato fatto negli ultimi anni in ambito sportivo. Certo, non parliamo di sanità o welfare, lavoro o infrastrutture, settori certamente più vitali e rilevanti. Ma lo sport, un po’ come la cultura, è anche cartina tornasole dello stato di salute di un territorio. E, allora, si può dire che tutto sommato l’Isontino così tanto male non sta. Ne è convinta Vesna Tomsic, assessore provinciale allo Sport.
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Una memoria da salvare – Bando della Fondazione Crup per ridare dignità alle centinaia di monumenti dedicati ai caduti della Grande guerra nelle province di Udine e Pordenone
Un bando per restaurare, riportare alla luce e ridare dignità ai monumenti ai caduti della Grande guerra nel territorio di Udine e Pordenone. E’ stato questo l’argomento dell’incontro a Villa Manin organizzato nei giorni scorsi dalla Fondazione Crup di concerto con le prefetture delle due maggiori province friulane. Un compito non facile, vista l’enorme quantità di manufatti interessati. Il Friuli, che fu scenario della prima guerra mondiale, è costellato da centinaia di cippi, lapidi, targhe e opere scultoree ai tantissimi soldati che persero la vita nell’‘inutile strage’. Non c’è frazione o paesino che non abbia in qualche modo ricordato i propri figli andati al fronte e mai tornati o alle singole Armi. Un patrimonio di memoria che, in alcuni casi, è coperto dalle erbacce o lasciato in stato d’abbandono.
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“La musica è a mia libertà” – Ezio Bosso a Udine con ‘The 12th Room’: il più veloce ‘tutto esaurito’ di sempre al Teatrone
La data udinese di martedì 10 è stato il più veloce sold-out della storia del ‘Giovanni da Udine’: 1200 biglietti esauriti in un giorno e mezzo, lo scorso 12 febbraio, pochi giorni dopo la partecipazione di Ezio Bosso al Festival di Sanremo con un’esecuzione che ha commosso tutta l’Italia. Niente di diverso dalle altre date del pianista, compositore e direttore d’orchestra torinese’: una lunga serie di ‘tutto esaurito’ per tutto aprile e maggio, in attesa di una nuova tornata di concerti estivi, fino ad agosto.
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