Il voto ha riscritto le regole dei Giochi di potere – L’esito delle elezioni ha ridisegnato la mappa politica. Il centrodestra mostra i muscoli, il centrosinistra si lecca le ferite. E la bocciatura dei referendum regionali infiamma gli animi.
Il ribaltone politico post voto di giugno avrà effetti immediati sulla politica regionale. La partita che si è giocata nei due capoluoghi, Trieste e Pordenone, ha visto il centrodestra portare via i feudi ai rivali. Se prima i tre quarti dei sindaci nella città erano in mano al centrosinistra, ora le parti si sono invertite. Furio Honsell, a Udine, resta isolato. E anche il governo regionale ne è uscito notevolmente indebolito, soprattutto nel partito principe, il Pd, che ha dovuto accontentarsi di mantenere – e con grande fatica – San Vito al Tagliamento.
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Friulani all’estero. Geografia dei nuovi rischi – Cristian Rossi e Marco Tondat, due friulani come tanti sparsi in giro nel mondo per lavoro. Altri ci sono per turismo. Altri ancora per scelte personali che li hanno portati a vivere lontano dalla nostra regione. Le due vittime friulane dell’attentato terroristico a Dacca, capitale del Bangladesh, hanno confermato che la geografia del rischio è sempre più complicata. Come spiegano gli analisti, la strategia dell’Is è differenziata in base alla vicinanza territoriale e all’assetto istituzionale. Inoltre, potrebbero esserci nuovi e inaspettati teatri di sangue.
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Parola di tata: fare figli è bellissimo – Francesca Valla, friulana di origine, torna ‘a casa’ per dare consigli alle famiglie in vacanza. “Essere genitori è un’impresa difficile, ma non c’è niente di più meraviglioso al mondo”.
Nata a Udine, ma bergamasca di adozione, Francesca Valla è conosciuta al grande pubblico come la tata della tv. Abbandonati almeno per il momento gli impegni televisivi, Valla sarà protagonista quest’estate dei ‘Dialoghi sotto l’ombrellone’, incontri e confronti tra genitori, il 21 luglio e l’11 agosto, in piazza Treviso, alle 21.
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Camere di compensazione – La riforma delle Cciaa regionali e la loro unificazione restano ferme al palo: l’impasse è totale e la politica risulta impotente.
Le quattro Camere di Commercio nella nostra piccola regione hanno ancora senso? Mesi fa si era profilata l’ipotesi, con tanto di dichiarazioni altisonanti e conferenze, della loro unificazione. Poi, tra l’imbarazzo di Debora Serracchiani e di Sergio Bolzonello, nulla. Nulla di nulla.
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Scuola superiore. Il sondaggio sul nuovo nome non arriva al quorum: si decide in autunno
Capita che, quando viene indetto un referendum, la consultazione poi non raggiunga il quorum, vale a dire il numero minimo di votanti affinché possa essere considerata valida. E in Italia questa evenienza è diventata spesso la regola. Stupisce, però, che possa succedere anche all’interno degli atenei, nel nostro caso in quello di Udine.
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Gigi Di Meo infilza lobby e politici con la freccia nera – L’irriverente giornalista pordenonese, nel nuovo libro in edicola dal 12 luglio scritto con Piergiorgio Grizzo, ne ha per tutti. Ecco le anticipazioni.
Ogni volta che parla (o scrive, come nella sua rubrica ‘Il dito nell’occhio’ su queste pagine) fa sempre rumore. Gigi Di Meo, irriverente giornalista pordenonese, non ha peli sulla lingua. E non ce ne sono nemmeno sulla penna di Piergiorgio Grizzo, free lance e scrittore, che ha riportato sulla carta il Gigi-pensiero, sotto le insegne della ‘Freccia Nera’, il movimento che dà il titolo al nuovo libro e che punta dritto alle Regionali del 2018. Di Meo non è sceso in campo alle recenti Amministrative pordenonesi, ma Trieste è avvertita.
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E il Friuli ritorna in prima linea – ‘La guerra del ’15 e i friulani’ è la seconda parte di un progetto che presenta, a Tarcento e sul Bernadia, l’impatto del conflitto su truppe e popolazione, con approccio ‘multimediale’.
Quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915, iniziando le operazioni belliche il giorno dopo nelle Alpi orientali e nel Carso, la nostra era una regione divisa che si trovò scaraventata subito in prima linea. Ecco perché, dopo ‘1914. La Guerra degli altri e i friulani’, realizzata ad Aquileia e ospitata la scorsa estate a Tarcento, la cittadina collinare ha deciso di allestire il ‘seguito’: un percorso multimediale intitolato ‘La guerra del ’15 e i friulani’, che prosegue il racconto della precedente a Palazzo Frangipane e nel Forte del Bernadia.
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E’ il momento della vecchia guardia – Santana come anteprima del ‘Mittelfest’ e Billy Cobham a chiudere ‘Folkest’ sono le due stelle del passato più attese nell’estate musicale 2016 in regione: ecco perché sono ancora dei punti di riferimento.
Premessa: chi scrive non sopporta chi rimane per tutta la vita legato al passato, favoleggiando una presunta ‘età dell’oro’ della musica, visto che, come sostiene l’amico ReddKaa, “i miei tempi sono adesso”. Va però detto, a onor del vero, che l’80% della musica nata in un periodo che va all’incirca dal 1965 al 1980 continua ad essere viva e vegeta, anzi, a influenzare positivamente le diverse generazioni e un ‘oggi’ spesso non entusiasmante.
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Granada solo andata – Tra la squadra spagnola ceduta dai Pozzo e l’Udinese sono transitati ben 39 giocatori, ma appena una decina ha visto il campo in entrambe, almeno per una partita. E la polizia iberica vuole vederci chiaro.
Il triangolo Pozzo, da maggio scorso, ha perso un vertice. Il polo spagnolo del calcio made in Friuli è infatti passato nelle mani del colosso cinese Desports, per una cifra vicina ai 37 milioni. Negli accordi, però, si deve essere parlato del pacchetto di giocatori, tesserati dal Granada, che indossano le maglie degli Hornets e delle Zebrette.
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