Dietrofront sulle famiglie arcobaleno – E’ una inversione a U quella fatta dalla nuova amministrazione regionale. No ai Gay Pride e sì ai Family Day. Dietro al confronto politico, però, rimangono irrisolte questioni spinose: a partire dai figli
Il primo scossone era arrivato quando l’assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen, aveva annunciato a fine maggio l’intenzione di recedere dalla rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, meglio conosciuto con l’acronimo ‘Ready’.
Si trattava semplicemente di una scossa di avvertimento. Perché il terremoto vero e proprio è arrivato pochi giorni dopo. L’epicentro è stato il paese bergamasco di Pontida, sede del raduno della Lega.
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Perché abbiamo voluto diventare papà – La storia di come una coppia gay di Udine ha costruito la sua famiglia arcobaleno, dal viaggio in Usa alla nascita dei figli, fino alla reazione delle persone comuni e alle paure del futuro
Alla chiamata del “Family day” rispondono con lo slogan “Family every day” a significare che tra le famiglie ci sono anche le loro. Sono i genitori omosessuali che fanno parte dell’associazione Famiglie arcobaleno. Nuclei nati e portati avanti non solo sulla base della biologia o della legge, ma sulla responsabilità assunta, i doveri quotidiani, il rispetto, l’amore.
Ma cosa significa “mettere su” una famiglia arcobaleno? Quali difficoltà ci sono? Quali le motivazioni che spingono i genitori a questa scelta, nonostante i numerosi ostacoli?
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Mecenati all’opera per il nostro patrimonio – La recente acquisizione (e successiva donazione) di Palazzo Antonini a Udine da parte di Attilio Maseri è solo l’ultimo intervento in ordine di tempo da parte dei privati per salvaguardare e restaurare edifici e monumenti della nostra regione. I cittadini, però…
La tradizione c’è, ed è sempre stata forte in regione, dove il mecenatismo può vantare nel suo passato nomi come i Morpurgo a Udine e i Sartorio a Trieste. Il concetto stesso di investire in arte e cultura a favore della collettività ha iniziato a diffondersi negli ultimi anni, grazie soprattutto ad aziende, banche e dondazioni, con un intervento poco significativo – salvo eccezioni – da parte dei cittadini. Nel 2017, l’art bonus, strumento voluto nel 2014 dall’allora ministro Franceschini, che consente di contribuire alla cultura del nostro Paese e restituisce – in termini di credito di imposta – il 65 per cento di quanto investito dal benefattore, ha visto nella nostra regione donazioni per appena 300 mila euro contro i 200 milioni in tutta Italia.
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La rotonda migliora l’aria e salva la memoria – Premariacco – Terminati i lavori di rifacimento della piazza Marconi. Valorizzata la lapida che ricorda i partigiani impiccati dai nazisti nel 1944
Finalmente il paese di Premariacco ha una piazza che potrà fungere come luogo di aggregazione per i cittadini in occasione di cerimonie commemorative o di altre iniziative. Così ha annunciato il vicesindaco Dolores Zuccolo.
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