Il vaccino per il fascismo si trova a scuola – Angelo Floramo: “Ma le nozioni non bastano, i ragazzi devono avere anche strumenti critici per capire la complessità della storia”
Fino alla fine del Novecento, il Ventennio fascista era inserito nei programmi scolastici delle superiori. Tuttavia, capitava spesso che le lezioni in classe terminassero con lo scoppio del secondo conflitto mondiale o, addirittura, con la fine della Grande Guerra. Il resto era lasciato alla buona volontà dello studente. Un ‘buco’ storico non da poco, ma che – per lo più – veniva colmato in famiglia. Qui, infatti, c’era la memoria dei genitori e dei nonni che sopperiva alle mancanze della scuola.
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Agenda verde assente dalla campagna – La discussione politica in vista delle elezioni ignora quasi completamente le tematiche ambientali. E dato che a fine aprile si vota per le regionali, proponiamo ai futuri candidati una serie di domande e un promemoria sulle cose da fare
Che fine ha fatto la questione ambientale? E perché questo tema è sostanzialmente assente, almeno finora, dalla campagna elettorale per le politiche? Cambiamenti climatici, inquinamento, dissesto idrogeologico sono alcuni dei fattori che incidono maggiormente sulla vita delle persone. Eppure candidati e partiti parlano di altro e non certo perché il nostro ambiente è al riparo da qualsiasi problema. Dato che presto dovremo votare anche per le regionali, tanto vale proporre un promemoria ai futuri candidati. Sperando ovviamente che gli aspiranti lascino da parte baruffe e slogan e decidano di parlare di questioni serie.
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Mercato all’ingrosso, isola in un mare di buche – Udine – Le strade che circondano la struttura logistica sono ridotte a un colabrodo. E la natura si prende la sua rivincita: tra le fessure spunta l’erba
A qualcuno potrà anche sembrare poetico, ma l’erba che cresce tra le fessure dell’asfalto non è un buon segno. E di crepe il manto stradale della viabilità attorno al mercato all’ingrosso di Udine, dentro alcune delle quali la natura sta cercando di riprendersi i propri spazi, ce ne sono a bizzeffe. Anzi, è più facile trovare l’asfalto usurato e rattoppato più volte che un tratto di strada in buono stato. Per rendersene conto è sufficiente fare un salto in zona: buche agli stop, buche nel parcheggio, buche all’ingresso. E cordoli saltati, sistemati alla bell’e meglio.
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Vip alla corte del cavaliere della Bistecca – Gemona – Per i suoi 70 anni Gerardo ha voluto amici e ‘potenti’. Il successo di una sfida nata come antitesi alla ‘nuova cucina italiana’. E fatta di vero amore carnale…
Maestro Gerardo da Gemona, fautore della ‘brace antica’ festeggia i 70 anni e per l’occasione, domenica 28 gennaio, ha dato una festa riunendo i tanti amici E anticipando così il 30° del suo locale aperto nel 1989.
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Due velo ok sulla strada per grado – San Canzian d’Isonzo – I box arancioni si aggiungono agli autovelox installati qualche anno fa e che negli ultimi 12 mesi hanno fruttato al Comune 100mila euro
Da novembre il comune di San Canzian d’Isonzo si è dotato di due nuovi sistemi per la rilevazione della velocità degli autoveicoli che, sommati a quelli già presenti, diventano un totale di quattro. I due già installati da qualche anno, il primo in entrata a Pieris provenendo dal cavalcavia di Begliano e il secondo tra San Canzian e Pieris, due vie notoriamente soggette a un traffico decisamente pesante e a velocità piuttosto sostenuta, hanno fruttato all’amministrazione comunale quasi 100mila euro nell’ultimo anno. I due nuovi box arancioni, ovvero i velo ok, comparsi da qualche mese ungo la Strada Provinciale 20, però, non sono fissi. O meglio, la scatola lo è, ma la strumentazione di rilevamento all’interno no. In quanto, per legge, è necessario che per essere attivi e rilevare, dunque, le eventuali sanzioni, ci debba essere la presenza di un vigile nei paraggi.
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La rivolta del ’68 durata una primavera – ‘Praga 1968’, da venerdì 16 a Manzano, presenta in un centinaio di foto alcuni dei momenti più rappresentativi legati al tentativo di riformare le Cecoslovacchia
Il 5 gennaio 1968, il riformista slovacco Alexander Dubcek porta alle estreme conseguenze il processo di destalinizzazione della Cecoslovacchia, iniziato già nel decennio precedente. Il distacco dall’Unione Sovietica dura fino alla notte tra il 20 e il 21 agosto, quando l’esercito del Patto di Varsavia invade il Paese e ristabilisce la ‘normalizzazione’. Il periodo è noto come la ‘Primavera di Praga’ e rappresenta, in sostanza, la prima ‘rivoluzione’ (ben prima del maggio francese) di un anno passato alla storia per le rivolte studentesche ed operaie, anche se con presupposti diversi.
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MeToo: “Dal Friuli rispondiamo noi” – In 68 edizioni, il Festival della canzone italiana ha ospitato pochissime voci della nostra regione, anche se non sono mancate le sorprese. Ci va decisamente meglio nei concorsi ‘di qualità’
Anche se ha perso gradualmente importanza, share e impatto sul pubblico – ma attenzione, era successo lo stesso negli Anni ’70, salvo riprendersi alla grande nel decennio successivo! – il Festival di Sanremo rimane momento centrale per l’intera annata della musica italiana. L’evento attorno al quale si decidono le sorti di stelle sorgenti e cadenti, etichette e promoter, il motore di un intero settore. La prima domanda che ci si pone è sempre quella: perché? Oppure: ne vale davvero la pena? La seconda è legata al concetto di campanile e, salvo rare occasioni, ci lascia con l’amaro in bocca. Ci saranno friulani in Riviera dal 6 al 10 febbraio?
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