Più posti che ragazzi – Per la prima volta il Servizio civile universale in regione non copre le necessità del Terzo settore.
Non è solo volontariato, anzi, è un modo per rendersi utili alla comunità acquisendo competenze specifiche e trasversali e preparandosi attivamente all’ingresso nel mondo del lavoro.
Il Servizio civile universale, nato come alternativa alla leva obbligatoria per gli obiettori di coscienza, una volta dismesso l’obbligo del servizio militare ha cambiato pelle ed è diventato per i giovani un’opportunità differente di confronto e approccio al mondo del lavoro.
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Corsa per la Regione – Interviste a Giorgia Tripoli e Alessandro Maran
Senza partiti strutturati e simboli consolidati alle spalle, Giorgia Tripoli punta a conquistare la fiducia di quell’ampia fetta di elettori che non si riconoscono più nella politica attuale e che ‘scompaiono’ nell’astensionismo. A sostenerla c’è una galassia di comitati, da quelli no vax e no green pass, a quello per l’uscita dell’Italia dall’Ue ai gilet arancioni…
Per contrastare gli opposti populismi, Alessandro Maran (gradese, 62 anni ad aprile), che aveva già appeso le scarpette della politica al chiodo, è tornato in campo, candidato del Terzo Polo. E nella sua agenda da futuro presidente della Regione indica prioritario rendere nuovamente il Friuli-Venezia Giulia attrattivo per i giovani…
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Nuova terza età – Gli anziani ‘attivi’ di Udine chiedono ai candidati sindaco più attenzione.
L’invecchiamento attivo, da tutti professato, si costruisce giorno per giorno attraverso strutture, iniziative e attività: è questo che chiedono i 26mila over 65 residenti nel comune di Udine ai quattro candidati alla carica di sindaco. Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè e Ivano Marchiol si confronteranno mercoledì 15 marzo alle 17 nella sede di Paderno dell’Università della Terza Età “Paolo Naliato”, in un incontro pubblico organizzato in collaborazione con le testate Il Friuli e La Vôs dai Furlans.
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Folkest si sposta a San Daniele – Il festival folk internazionale lascia spilimbergo dopo oltre 30 anni e ritorna ‘alle origini’
Un ritorno alle origini, netto. Alla località in cui, nel lontano 1979, nacque Folkest, l’international folk festival che all’epoca si chiamava Fieste di chenti e che anno dopo anno è diventato un fenomeno da decine di migliaia di spettatori. Dopo oltre 30 anni con le serate finali a Spilimbergo, Folkest festeggia la 45a edizione, dal 15 giugno al 3 luglio, spostandosi – anzi, tornando – a San Daniele del Friuli. Che, nelle intenzioni, diventerà un ‘borgo in festa’ dentro la città murata, con nuove idee e un’accoglienza più ampia di musicisti, manager, produttori, operatori e del grande pubblico.
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