“Fratelli d’Italia chiede chiarezza alla Giunta regionale e appoggerà quanto dichiarato dal Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna”. Tale richiesta di chiarimenti è stata avanzata direttamente dal portavoce Regionale, il deputato Walter Rizzetto, presente assieme alla coordinatrice Francesca Tubetti, alla conferenza stampa odierna a Gorizia.
“Su quanto appreso nelle ultime ore, rispetto alla ipotetica cancellazione ed alla relativa annessione della Provincia di Gorizia a quella di Trieste – dichiara Rizzetto – riteniamo doveroso essere chiari con i cittadini che hanno sostenuto un programma elettorale in cui non vi era traccia di quanto ipotizzato. Abbiamo già esternato la nostra posizione a novembre scorso all’assemblea di Udine, molto prima che patti e alleanze sulla base di menù tradizionali cercassero di imporre idee probabilmente personali e prima che volontà per nulla collaborative riempissero pagine di giornali”.
“La provincia di Gorizia – continua il deputato – oltre che per storia e cultura, non è la Cenerentola del Fvg, ma realtà economica importante per l’intero territorio regionale con il suo indotto industriale, turistico ed agro alimentare. Nodo nevralgico dei trasporti regionali e centro di una Europa di scambi e commerci. Abbiamo depositato un documento redatto dal coordinamento provinciale di Gorizia, sottoscritto da tutti gli esponenti regionali. Questo territorio va preservato e valorizzato con l’aiuto di tutti: visto che si farà un tavolo, ebbene, preferiamo un tavolo di discussione allargato e non da cena”.
E ancora il Capogruppo in Regione, il triestino Claudio Giacomelli, conferma: “il progetto di un’unica area vasta non conviene nemmeno a Trieste. Si sente parlare a esempio di un’unificazione degli Ater che sarebbe deleteria se si pensa che l’Ater di Trieste non riesce nemmeno a fare la manutenzione degli alloggi del capoluogo giuliano. In ogni caso non si può andare avanti a sussurri, cene e illazioni. Depositeremo un’interrogazione in Regione all’assessore Roberti per capire cosa ci sia di vero”.