“Chi oggi polemizza sull’organizzazione delle celebrazioni per il 25 aprile a Trieste alimenta il fuoco della divisione e dello scontro ideologico, a 74 anni di distanza dalla fine della guerra”, commenta il deputato di Forza Italia Roberto Novelli. “Una sinistra che non ha fatto i conti col passato, che nei decenni ha sempre minimizzato le gravi responsabilità di certe frange delle realtà partigiane, in tutta Italia e soprattutto nella nostra terra: dalla collaborazione con i partigiani titini alle uccisioni di altri partigiani che avevano la sola colpa di non essere comunisti e volere il Friuli Venezia Giulia italiano e non la settima repubblica iugoslava”.
“Solo nel 2017 l’Anpi ha partecipato alla commemorazione dell’eccidio di Porzus, ancora oggi l’Anpi contesta la verità storica delle persecuzioni dei titini sugli italiani. Non possono essere loro a pretendere di parlare, non può essere un’associazione composta per lo più da persone che non hanno fatto la Resistenza, per ragioni anagrafiche, a dare lezioni. La memoria è di tutti, e se vogliamo veramente e finalmente una pacificazione nazionale l’Anpi si metta il cuore in pace: il 25 aprile non è loro monopolio, ma l’occasione per ricordare il sacrificio di tutti i caduti per la Liberazione d’Italia: anche e soprattutto i soldati alleati e i partigiani bianchi”, conclude Novelli.