La bioedilizia è un settore in forte sviluppo e può costituire un traino per il comparto delle costruzioni così come per tutta la filiera del legno-arredo in Friuli Venezia Giulia. Una tendenza che la Regione ha potuto toccare con mano in occasione della visita dell’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, a una delle imprese innovative in tema di edificazione in legno, la DomusGaia di Feletto Umberto.
L’azienda ha aperto le porte alla Regione e ai rappresentanti di Confindustria Fvg nell’ambito del road-show che i due enti stanno svolgendo congiuntamente sul territorio regionale attraverso le imprese che, ciascuna per il proprio settore, hanno registrato i maggiori successi di mercato o hanno sviluppato particolari innovazioni industriali. Nel caso di DomuGaia il successo è legato alla realizzazione di alcuni progetti in collaborazione con l’archistar Stefano Boeri per la ricostruzione post terremoto ad Amatrice (la mensa e l’area food del paese, con 8 ristoranti costruiti interamente in legno a tempo di record, ne sono un esempio), per l’installazione “Radura” realizzata con il legno certificato delle foreste friulane o ancora per la recente realizzazione della scenografia della tragedia Le Troiane andata in scena al Teatro greco di Siracusa, per la quale sono stati recuperati i tronchi degli alberi della Carnia, abbattuti dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre.
Operazioni che hanno contribuito a creare una vetrina internazionale per il Friuli Venezia Giulia e ad accendere i riflettori su una filiera legno che nella nostra regione ha ancora grandissime potenzialità e si propone come un’economia circolare rispettosa dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle materie prime.
Da qui la possibilità di mettere a sistema le competenze acquisite in dieci anni di attività (oggi l’azienda conta 35 collaboratori, una rete commerciale in espansione in tutta Italia e circa 7 milioni di fatturato) per avviare progetti di partenariato pubblico-privato che toccano anche il settore della ricettività turistica e che fanno leva sulla realizzazione di “edifici iconici”, connubio tra il paesaggio e l’architettura.
Tra i progetti già realizzati con questa filosofia spiccano le case sull’albero a forma di pigna, due abitazioni gemelle in legno letteralmente appese nei boschi che circondano Malga Priu a Ugovizza. Un progetto che ha dato impulso all’economia locale, suggerendo nuove strade di sviluppo per un turismo montano sostenibile.
La bioedilizia, infine, può contribuire a creare percorsi scolastici di formazione specializzata, un tema su cui regione e Confindustria stanno lavorando per avvicinare con maggior flessibilità l’offerta di lavoro delle imprese del Friuli Venezia Giulia con la domanda dei diplomati e dei laureati nelle scuole e nelle Università della regione.