Questa mattina, alla sede Rai di Udine, è stata recapitata una busta contenete proiettili. La missiva era indirizzata al giornalista Giovanni Taormina, originario di Trapani e da qualche mese in forze alla redazione del Friuli Venezia Giulia.
Nel plico, oltre a due proiettili calibro 6,35, c’era un ritaglio di giornale con una foto, nella quale il volto del collega è cerchiato e segnalato con una X.
Del fatto è stata immediatamente informata la Questura di Udine, che ha aperto un’indagine, affidata a Squadra Mobile e Digos. La Polizia scientifica di Padova ha acquisito il materiale, per capirne la provenienza. Si cerca di chiarire da chi sia partita la minaccia e per quale motivo il giornalista sia finito nel mirino.
Taormina aveva già ricevuto intimidazioni, ma questa è la prima da quando lavora in regione. Non è escluso che il gesto sia collegato a una recente inchiesta, nella quale aveva intervistato un pentito di ‘Ndrangheta.
Il Procuratore distrettuale antimafia, Carlo Mastelloni, parla di un gesto pressochè inedito in Fvg. Mastelloni attende i risultati delle indagini, per definire se si sia trattato di un gesto legato alla criminalità ordinaria o, piuttosto, a gruppi della criminalità organizzata o al terrorismo.
“Una grave intimidazione a un collega che si è sempre occupato di criminalità organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata isola felice. Al collega e alla redazione è subito arrivata la solidarietà da parte delle organizzazioni sindacali dei giornalisti, regionali e nazionali. Certi che Taormina ovviamente continuerà a fare il suo lavoro con la stessa serietà del passato, senza lasciarsi intimidire”.
“Il grave caso d’intimidazione arriva appena due giorni dopo il fallito attentato a Floriana Bulfon, giornalista friulana che lavora da anni a Roma per Repubblica e L’Espresso, e che ha trovato nella sua automobile una bottiglia molotov per fortuna non innescata. Questi due episodi sono solo gli ultimi di una lunga escalation di intimidazioni, minacce, aggressioni verbali e fisiche ai danni dei giornalisti, che sono un attacco diretto al diritto costituzionale di informare e essere informati, davanti al quale le istituzioni sono chiamate a dare una risposta”, scrive la nota, firmata da Cdr della Tgr Rai Fvg, italiana e slovena, Usigrai, Assostampa Fvg e Fnsi.
Al collega e alla Rai regionale, la solidarietà di tutto il gruppo Mediafriuli.