La provocazione del ministro degli interni Matteo Salvini sui maggiori controlli ai confini è giusta per il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, il quale però dice no a nuovi muri. “Chi ha visto la cortina di ferro che ha tagliato in due la città –ha detto Ziberna all’Ansa – non può mai pensare che siano i muri la soluzione giusta. I muri vanno rimossi fisicamente e pure nella testa delle persone”.
Per il primo cittadino la provocazione va bene nella misura in cui richiama l’attenzione sul problema. “Serve un’interlocuzione diversa con Bruxelles e maggiori controlli, ottimizzando anche il ruolo dell’Esercito, che ora può agire unicamente in pattuglie miste con le forze dell’ordine”.
Ma Ziberna lancia a sua volta una provocazione: “Organizziamo un ponte umanitario che li conduca direttamente nel Centro Europa o in Inghilterra, vere mete finali della loro migrazione”.
Tornando all’idea di Salvini, per il sindaco di Gorizia “c’era la necessità di alzare la voce con l’Ue, perché il confine orientale ha vissuto e sta vivendo un fenomeno unico, con il 98% dei migranti che arrivano da Pakistan e Afghanistan e che spesso si sono visti rifiutare il permesso in altri Stati dell’Unione”.