È scontro sui social tra il sindaco di Monfalcone, Anna Cisint, e l’opposizione. Nel mirino l’ex assessore Bou Konate che, nei giorni scorsi, aveva espresso perplessità circa il divieto di entrare negli edifici pubblici a volto coperto. “Konate ci ha lasciato la piazza più brutta d’Italia, aveva scambiato Monfalcone con Dacca. Adesso scambia Monfalcone con Calcutta” ha tuonato il sindaco sul proprio profilo Facebook, concludendo con un “se non gli va, torni a casa sua”.
Parole che non sono andate giù all’opposizione. A rispondere è Cristiana Morsolin, de La Sinistra per Monfalcone. “Leggiamo con indignazione le parole scritte dalla signora Cisint sul nostro concittadino Konate”, dice Morsolin. “Chi ricopre la carica di Sindaco dovrebbe mostrare più rispetto per chi la critica, rispondendo nel merito delle questioni sollevate e non con atteggiamenti lontani da una cultura istituzionale e democratica”.
“Ci vergogniamo che chi dovrebbe rappresentare le istituzioni si permetta di dire a chi non la pensa come lei che se ne torni a casa sua! In particolare a Bou Konate, una persona che si è spesa negli anni per la nostra città, ricoprendo ruoli pubblici, dando il suo contributo di esperienza, facendo di Monfalcone la sua casa, cioè la città in cui ha scelto di vivere, lavorare e far crescere la sua famiglia. Tutta la nostra solidarietà va a Bou Konate”, conclude, “e a tutti coloro che si permettono ancora di dire come la pensano”.
Non si è fatta attendere la secca replica del sindaco: “Riprendete il senso della misura, toglietevi le ossessioni di questo sindaco e pensate un po’ alla città che avete massacrato durante la vostra gestione”.