Il Consiglio Comunale di Pordenone, lunedì 26 giugno, con 21 voti a favore e 13 contrari ha approvato l’alienazione della partecipazione azionaria alla società Atap e lo schema di convenzione per la eventuale gestione in forma associata della procedura. L’Assessore al bilancio Mariacristina Burgnich ha presentato alcuni emendamenti migliorativi ad integrazione della delibera mentre il sindaco Alessandro Ciriani ha manifestato le motivazioni che portano all’ alienazione delle azioni Atap possedute dal Comune.
Oltre a quanto previsto dal decreto Madia in materia di società partecipate, il Sindaco ha rilevato che ora l’Atap ha un elevato valore per cui è opportuno realizzare nuove risorse con la vendita delle quote, che saranno investite per ridurre il debito estinguendo i mutui, liberando così risorse per realizzare opere strategiche a beneficio dei cittadini. Il dibattito si protratto per oltre quattro ore e l’assemblea, pur con i distinguo dei ruoli, ha sostanzialmente riconosciuto la legittimità dell’atto anche in considerazione del fatto che già in passato era stata ventilata la possibilità di procedere in questa direzione.
Sul tema, però, i consiglieri del Movimento 5 Stelle non hanno condiviso affatto la linea: “In consiglio comunale ci siamo battuti fino all’ultimo affinché la delibera fosse ritirata. Di fatto da sempre il M5S ha lottato affinché Atap che è un servizio pubblico, un bene comune -le cui quote portano molti utili nelle casse del nostro Comune- non venisse venduto opponendosi con forza alla volontà del centro destra” dichiarano i consiglieri comunali M5S e l’eurodeputato M5S Marco Zullo in una nota congiunta. “Sono inammissibili le dichiarazioni del segretario Perosa quando gli è stata posta la domanda se la posizione di Vagaggini in Mva- società creata dal presidente di Atap e di cui detiene azioni- possa influire sulla valutazione delle quote degli altri soci: “sono valutazioni che spettano ad altri” ha risposto in modo del tutto inaccettabile; reputiamo al contempo grave anche la risposta del sindaco nel momento in cui afferma, sempre in merito a Vagaggini, che non può “fare un processo alle intenzioni”. Ma di cosa stanno parlando? Vagaggini tramite Mva srl ha una partecipazione azionaria in Atap ed è impensabile soprassedere a questo conflitto di interessi” proseguono gli esponenti del M5S.
“Dal momento in cui le quote Atap sono dei cittadini, ieri sera si è deciso del destino di una quota di sovranità popolare: la posta in gioco era dunque di natura politica e soprattutto etica. Da oggi, dato che le quote ATAP sono state alienate, i cittadini avranno minor sovranità. Tutto ciò è davvero grave” incalza il consigliere Danilo Toneguzzi. “Alla fine ha prevalso la decisione di vendere e il desiderio di incassare. Il bene pubblico, ormai, è un concetto che tra un po’ di tempo troveremo solo nei libri di storia; il referendum del 2011 è ormai lontano nel tempo e dimenticato da tutti. La legge Madia, confusa e recentemente messa in discussione, è stata creata solo come pretesto per legittimare la politica della privatizzazione che, negli ultimi decenni, ha svenduto la maggior parte del bene pubblico, proprietà dei cittadini” continua il consigliere Samuele Stefanoni. “La giunta Ciriani ha voluto mantenere questa linea: non si è discostata da questa politica del “fare cassa” a tutti i costi e prima possibile. Nessuna discontinuità, quindi, dalla politica che ha condotto l’Italia allo stato in cui è. Atap è il primo pezzo sacrificato a tale scopo nel nostro territorio dalla giunta attuale. A nulla sono serviti i dubbi palesati e le ombre tecniche che caratterizzano questa scelta” affermano i portavoce pentastellati.
Ma in consiglio si è discusso anche d’altro. Approvata con 29 voti a favore 3 contrari (M5S) e uno astenuto ( consigliere Francesco Ribetti) anche la convenzione illustrata dall’assessore Cristina Amirante, per la gestione da parte del Comune di Pordenone di alcune funzioni relative ai servizi generali dell’UTI Noncello. Fino al 31. 12. 2017 , per una spesa prevista di 100 mila euro oggetto poi di rimborso, personale del Comune gestirà gli affari generali ed istituzionali, il protocollo, il provveditorato, la gestione delle risorse umane, le finanze e la programmazione economica, il controllo di gestione e i sistemi informativi. Inoltre all’unanimità l’Assemblea cittadina ha approvato la revoca anticipata del piano attuativo di iniziativa pubblica n.1 di Via Fontane. L’assessore Amirante illustrando il provvedimento, fra le altre considerazioni, sull’attuazione indiretta, sui parcheggi, sulle strutture ricettive e sulle modifiche d’uso in via Colonna, ha riferito che l’ipotizzato collegamento tra l’area della nuova Questura e via Caboto non è stato realizzato poiché mancavano alcuni espropri.