Giustizia per Elisa Valent e le altre 12 studentesse Erasmus morte nel tragico incidente stradale di Tarragona. A quasi tre anni dal 20 marzo 2016, giorno in cui il bus sul quale viaggiavano si scontrò frontalmente con un’auto, non c’è ancora un colpevole. E la giustizia spagnola ‘latita’.
Per questo, l’assessore Barbara Zilli ha presentato una mozione in Consiglio regionale, attraverso il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, per sollecitare il Governo spagnolo a garantire il corretto svolgimento dell’iter giudiziario nella ricerca dell’irrinunciabile verità sulle cause del sinistro.
La magistratura spagnola ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del mezzo, che ha ammesso ai soccorritori di essersi addormentato durante la guida, ma nel novembre 2016, nonostante le risultanze probatorie delle indagini condotte dalle forze dell’ordine spagnole avessero evidenziato anomali cambiamenti di velocità del mezzo e numerosi comportamenti imprudenti del conducente alla guida dell’autobus, la magistratura ha deciso di archiviare l’inchiesta.
L’esame del disco cronotachigrafo e le indagini effettuate dalla polizia scientifica hanno evidenziato, nell’ora antecedente all’incidente, ben 77 rallentamenti e aumenti di velocità, contrariamente ai 5 registrati per gli altri mezzi della comitiva e che tali evidenze, unitamente alle testimonianze concordanti dei sopravvissuti, confermano il probabile stato di sonnolenza e stanchezza del conducente.
Nel gennaio 2017, il tribunale spagnolo di Amposta, in Catalogna, grazie alla tenacia delle famiglie delle vittime, ha deciso di riaprire l’investigazione sull’incidente e interrogare il conducente del autobus. Il tribunale ha deciso di archiviare nuovamente il procedimento a carico dell’autista. A distanza di quasi otto mesi dalla riapertura delle indagini non risulta ancora alcuna richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del conducente indagato.
La mozione vuole garantire la vicinanza e il supporto della Regione alle famiglie delle ragazze rimaste uccise nell’incidente, dove ha perso la vita la nostra giovane concittadina Elisa Valent, 25enne di Venzone, iscritta all’Università di Padova e trasferita in Erasmus a Barcellona.
La mozione 69, sostenuta anche dai colleghi Honsell (Open Sinistra FVG), Centis (Cittadini), Di Bert (Progetto FVG/Ar), Bolzonello (Pd), Morettuzzo (Patto per l’Autonomia), Giacomelli (FdI), Ussai (M5S) e Nicoli (FI), punta a mobilitare il Parlamento affinché, alla luce delle sette vittime italiane – oltre a Elisa, persero la vita su quel pullman anche Francesca Bonello, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza – ad agire direttamente nei confronti del Governo spagnolo, perché riprenda la ricerca della giustizia finora immotivatamente negata.