“Dobbiamo scongiurare che le minoranze spariscano dal Parlamento nazionale. Il rischio è reale ed è dietro l’angolo. Perché l’impatto della modifica della Costituzione, in discussione al Senato con la riduzione del numero dei parlamentari, sarà notevole e con effetti sistemici rilevanti. Inevitabilmente tale riduzione si ripercuoterà sulla rappresentanza delle minoranze nazionali”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd) rendendo noti gli emendamenti che ha presentato al ddl costituzionale sul taglio parlamentari.
“I dati parlano chiaro – spiega Rojc – e inequivocabili sono quelli contenuti nel Dossier del Servizio Studi del Senato: per il Friuli Venezia Giulia i seggi alla Camera passerebbero dai 13 attuali a 8, mentre al Senato passerebbero da 7 a 5. Una situazione, peraltro, che non sarebbe bilanciata con i principi fondamentali della Repubblica contenuti nei primi 12 articoli della Costituzione su cui poggiano le altre norme dell’ordinamento. Ho pertanto presentato delle proposte emendative, al fine di avviare un utile e proficuo confronto, nel merito, anche e soprattutto tra di noi”.
Per Rojc “lo scopo è quello di tutelare la nostra comunità nazionale autoctona prevedendo che nella ripartizione dei seggi ve ne sia uno destinato al territorio in cui la minoranza slovena è tradizionalmente presente, che sarà individuato con le modalità previste dalla legge, per favorire l’accesso alla rappresentanza della minoranza stessa. Mi auguro che l’occasione rappresentata dalla discussione in Senato sul tema della rappresentanza, avvii contestualmente una discussione franca e serena che – auspica la senatrice – porti tutta la comunità slovena a individuare le forme più adeguate ed efficaci per continuare ad avere voce nell’ambito del parlamento nazionale”.