A Natale si dovrebbe essere tutti più buoni, invece a leggere le cronache locali di bontà se ne vede ben poca e, questo sì come da tradizione, anche quest’anno sono tornati in azione i vandali della Natività. Agiscono di notte, preferibilmente, vandalizzando o depredando i presepi allestiti in occasione delle festività nelle piazze, fuori dalle e nelle chiese, o in aree private di associazioni e cittadini. Il triste rito si è ripetuto anche quest’anno nella nostra regione, a Gonars e a Trieste. Nel mirino una statuina, mutilata da mano ignota, e San Giuseppe e la Madonna rubati a Fauglis.
I due episodi, che siamo certi non rimarranno casi isolati per tutto il corso dell’Avvento e almeno fino all’Epifania, quando l’attenzione di questi buontemponi si sposta sui pignarui che a volte ”scherzosamente” incendiati prima dell’ora, vanificando il lavoro di volontari e associazioni e rovinando la festa, o danneggiati. Le reazioni del mondo della politica non si sono fatte attendere, però, condannando i vandalismi.
“Gli atti vandalici contro i presepi che anche quest’anno hanno colpito la nostra regione sono un pessimo sintomo dell’irrazionalità che pervade la nostra società, sia pure sotto l’aspetto di stupide bravate. Non è solo una questione di fede, ma di riconoscere che la nostra tradizione ha un senso e un valore: è triste pensare che i presepi debbano essere protetti da vigili e telecamere”. Così la deputata del Pd Debora Serracchiani condanna la mutilazione di una statuina del presepe collocato in piazza Unità a Trieste e il furto della Madonna e di San Giuseppe dal presepe di Fauglis, una frazione del comune di Gonars.
Ricordando “con orgoglio” di aver illustrato al presidente Mattarella il presepe che rappresentava il Friuli Venezia Giulia in occasione di una mostra al Quirinale, Serracchiani osserva che “i presepi che punteggiano città e paesi nel periodo natalizio ci trasmettono un senso religioso, ci parlano di pace e dell’intimità dei valori familiari, raccontano una storia di fuga, persecuzione e nascita nell’amore. Non capisco le polemiche che talvolta si montano su questo simbolo buono, ancor meno entro nella testa di chi lo danneggia”.
“Hanno violato un simbolo del Natale, che è parte integrante della tradizione, riveste un significato forte per i credenti e che non offende la sensibilità di chi non crede o segue altre confessioni – ha detto il deputato di Forza Italia Roberto Novelli -. Sono gesti che meritano una ferma condanna ma che devono far riflettere: che sia un atto vandalico senza matrice, o animato da un’intolleranza religiosa poco importa; in entrambi i casi saremmo di fronte a fatti gravi. Nel primo caso perché specchio della crisi dei valori che purtroppo si sta diffondendo nella società, nel secondo perché significherebbe – ma non voglio pensarlo – che sta prendendo piede il tentativo di cancellare le nostre tradizioni”.