“La Tav è un’opera strategica per l’Italia, ma la Lega tace per imbarazzo e il Governo dorme. Un referendum sarebbe inutile: Di Maio e Salvini la smettano di giocare a guardie e ladri e decidano”. Lo afferma l’eurodeputata del Pd, componente della commissione Trasporti e turismo al Parlamento europeo, Isabella De Monte, aggiungendo che “la Lega deve scegliere: mettere qualche bandierina in piazza non serve se poi al Governo ci si nasconde dietro alle tende”.
Secondo De Monte “sulla Tav i leghisti sono andati in tilt e le sparano grosse, scaricando le colpe della loro inerzia laddove possono. Come il presidente Fedriga, che se la prende con il Pd e la giunta Serracchini per non aver voluto realizzare la Tav in Fvg: Fedriga dovrebbe sapere che le grandi opere si fanno con i dati e con il buonsenso, non con l’ideologia, come piace alla Lega. La Tav rimane un progetto strategico per l’Italia, ma per la tratta Venezia-Trieste ci sarebbero stati più costi che benefici, come correttamente compreso da Serracchiani prima di lui”.
Secondo De Monte “è la stessa Ue, nella relazione 2018 sulle linee ferroviarie ad alta velocità della Corte dei conti europea, a indicare in modo chiaro che il guadagno, in termini di tempo, che la realizzazione della Tav nella tratta Venezia-Trieste avrebbe consentito, sarebbe stato minimo rispetto ai costi per la costruzione dell’opera. La scelta della precedente giunta regionale di velocizzare la linea esistente con un investimento di 1,8 miliardi invece di 7,5, è stata quindi ragionevole e corretta, checché ne dica Fedriga, che è d’accordo con le grandi opere a seconda di quello che gli dice Salvini e di come si alza al mattino”.